E sono proprio la Terra, l’ambiente e la bellezza del Creato i temi dell’Estate ragazzi 2019 nell’Oratorio Sacro Cuore, che ha assunto come motto “Non rubateci il futuro!”: oltre quattrocento bambini e quasi duecento fra animatori e adulti volontari impegnati per tre settimane, dal lunedì al venerdì, dalle nove alle tredici, non solo in attività ricreative, ma anche e soprattutto in un percorso di consapevolezza ormai imprescindibile, sulla necessità di preservare il mondo così come ci è stato lasciato da chi lo ha abitato prima di noi, anzi meglio, e di richiamare alla responsabilità gli adulti che sembrano non rendersi conto che continuando su questa strada presto non avranno più nulla da preservare.
Ed è così che il cammino inizia sin dal mattino alle otto e trenta, con gli animatori e i responsabili che, quotidianamente, affrontano la tematica del giorno in un’ottica adulta sotto la guida del direttore, padre Gino Savino, e degli educatori dell’Associazione “Matite Colorate ONLUS” e dell’“Engim Calabria”, anche quest’anno al fianco dei giuseppini e nella formazione degli animatori e nella organizzazione e gestione dell’Estate Ragazzi.
I bambini ogni mattina, nel consueto clima gioioso e di festa, attraverso la lettura attualizzata della Genesi, imparano a scorgere i segni di Dio e a vivere il presente, a custodire il Creato che ci è stato donato, a contemplare e ammirare le creature di Dio e a prendersene cura, ma soprattutto a sviluppare il senso di gratitudine e umiltà.
Anche i giochi e i laboratori didattici, creativi, artistici e sportivi sono stati pensati nell’ottica della salvaguardia e del rispetto dell’ambiente che ci circonda, così i bambini sono impegnati, oltre che nelle tradizionali attività, nel riciclo creativo e la messa in scena di spettacoli e rappresentazioni che hanno sempre l’obiettivo di sensibilizzare gli adulti, durante la festa del venerdì sera, con la consapevolezza che, sì, il futuro sono loro e che “non sono troppo piccoli per fare la differenza”, ma che bisogna far qualcosa da subito, perché, come dice Greta: “Non c’è più tempo!” (Comunicato stampa).