Sembra che uno degli sport preferiti dai vertici del Tribunale di Castrovillari (in buona compagnia con i rappresentanti di altre istituzioni che stanno dissanguando e depauperando progressivamente la Sibaritide, con particolare riguardo a Corigliano e Rossano), sia l’applicazione dello slogan “Rossano delenda est”.-
Ne accusiamo la riprova in numerosissime recenti occasioni.-
Tuttavia ciò che è accaduto presso il Tribunale di Castrovillari nei giorni scorsi rasenta l’assurdo.-
La tanto decantata “aula bunker”, posta nei pressi del carcere e distante oltre due chilometri dall’edificio del Tribunale, era in riparazione per l’esistenza di infiltrazioni d’acqua e la conseguente caduta di alcuni pannelli del sottotetto, allorquando il forte vento che imperversa ai piedi del Pollino, ha ulteriormente danneggiato la copertura.-E’ bastata una nottata di pioggia, perchè chi si è presentato la mattina del 12.3.15 per proseguire nella celebrazione del processo “STOP” (repressione della organizzazione criminale imperversante in Rossano), si è imbattuto in squadre dei Vigili del Fuoco che, al cospetto di magistrati, avvocati, impiegati, detenuti, agenti della Polizia Penitenziaria, Forze dell’Ordine, all’interno dell’aula divenuta piscina coperta, tentavano di pompare al di fuori l’acqua piovana che continuava a cadere abbondantemente sui televisori della videoconferenza, sui banchi e le sedie, sulle attrezzature elettriche e su ogni dove, a mala pena velocemente coperti da fogli di plastica, a mo’ di quei cadaveri pietosamente nascosti dal rituale lenzuolo bianco.
Ne conseguiva il rinvio dell’udienza e, decisione incredibile, il prosieguo del processo veniva dirottato presso l’aula della Corte di Assise del Tribunale di Cosenza per il giorno seguente-
Ma, ci chiediamo, il palazzo dell’ex Tribunale di Rossano, con l’aula delle udienze penali tuttora attrezzato per le videoconferenze, non fa parte dell’odierno Circondario di Castrovillari ?
Perchè una decisione così insensata quanto affrettata?
Chi paga il costo delle traduzioni dei detenuti dal carcere di Rossano al Tribunale di Cosenza?
Forse che bruciava troppo dover ricorrere alla struttura del Palazzo Di Giustizia di Rossano, tuttora funzionante per parte del civile pendente al settembre 2013?
Vorremmo che gli organi competenti dessero una risposta a questi più che leciti interrogativi.
La nostra Fondazione, nata a seguito del deliberato dell’ultima assemblea degli avvocati del Foro di Rossano, tenuta a dicembre 2014 presso l’aula magna del Tribunale di Rossano, oltre che a promuovere la formazione e l’aggiornamento, nonché a conservare fattivamente la memoria di un glorioso presidio istituzionale, vigilerà sempre affinchè una soppressione illegittima ed illecita non si traduca, ulteriormente ed ancora più gravemente, nella trascuranza delle esigenze dei fruitori della giustizia del nostro vasto territorio.
Per tali fini, rivolgiamo un appello a tutti i Colleghi, affinchè partecipino alla vita della Fondazione e vi aderiscano con convinzione e senso di responsabilità.( FONTE AVV. SERAFINO TRENTO- FONDAZIONE FORO DI ROSSANO)