CASTROVILLARI- Ecco (in foto) alcuni fascicoli nel Tribunale di Castrovillari. Il disagio si tocca con mano. Dipendenti costretti a lavorare con volumi di faldoni sulle scrivanie. Avvocati che verbalizzano nei corridoi. Impiegati collocati in prossimità di uscite di sicurezza. Sono gli effetti del forzato accorpamento del tribunale di Rossano a quello di Castrovillari, quest’ultima sede inadeguata a ospitare il carico di lavoro proveniente dallo jonio. Quel che appare paradossale è il silenzio assordante degli operatori del diritto, delle organizzazioni sindacali, del consiglio dell’ordine degli avvocati. Per tali organismi è come se tali disagi non esistessero. Una cappa di omertà fastidiosa, che pone un grave gap di democrazia. L’unica voce fuori dal coro è quella di un esterno al territorio, un senatore torinese, Enrico Buemi(psi), il quale nelle ultime ore ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Orlando. Che non è dato sapere se risponderà, se è vero come è vero che all’interrogazione di qualche anno fa dell’onorevole Enza Bruno Bossio non ha mai risposto. L’istanza riguardava la posizione sospetta dell’attuale presidente del tribunale di Castrovillari.