La gestione dell’avvocatura comunale di Corigliano Rossano torna al centro del dibattito politico, sollevando interrogativi su responsabilità e decisioni amministrative. Il sindaco Flavio Stasi, con un comunicato ufficiale, ha difeso l’operato della sua amministrazione, ma le sue dichiarazioni hanno generato forti reazioni, con accuse di manipolazione della realtà e tentativi di distogliere l’attenzione dalle reali problematiche. E’ ancora Piero Lucisano, capogruppo della lista “Uniti per Corigliano Rossano” ad intervenire «Da atti pubblici presenti sull’albo pretorio del comune di Corigliano Rossano, risulta la deliberazione di giunta comunale n. 213 del 24 settembre 2019, dove la giunta Stasi dimostra di conoscere bene il regolamento del comune di Corigliano già allora, già modificato in alcune parti dal commissario prefettizio dott. Bagnato. La giunta Stasi si preoccupò soltanto di modificare l’articolo 8, comma 1, rubricato “avvocato coordinatore”, confermando al punto 2 della delibera tutto quanto disposto nello stesso regolamento in precedenza. Quindi è chiaro che lo stesso Stasi e la sua giunta conoscevano bene il regolamento e hanno ritenuto opportuno lasciarlo integralmente invariato. Questo regolamento è attualmente in vigore e votato all’unanimità da tutta la giunta presente in quella seduta, risultando dunque gradito all’amministrazione Stasi. Pertanto, anziché interrompere l’andazzo denunciato dallo stesso Stasi, la sua giunta ha deciso di proseguire sulle orme tracciate dai suoi predecessori, in netto contrasto con quanto dichiarato in campagna elettorale». «Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni, rimarremo vigili in attesa di riscontri politici e amministrativi e, come già detto, certamente solleciteremo le autorità preposte ai controlli di legge a fare la propria parte», conclude Lucisano.
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