Il coraggio di cambiare è una proposta vincente per una politica che vuole catalizzare problemi e disagi della gente per tramutarli in azione e fatti concreti. L’idea di un nuovo movimento, che sappia sintetizzare anime e idee liberali, rappresenta una concreta svolta di pensiero che pone le basi per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese e quello, sicuramente più atteso, del Meridione. Solo se riparte il Sud e con esso la Calabria, può ripartire l’Italia. Non è uno slogan ma una presa di coscienza, un dato di fatto e una sfida che sicuramente caratterizzerà il programma del nascente grande partito dei moderati. Al quale iniziamo a guardare con rinnovato ottimismo.
Mai come oggi – afferma Graziano, unico dei Consiglieri regionali italiani intervenuto al meeting azzurro – l’Italia ha bisogno di cambiare e di iniziare a camminare verso nuove prospettive di crescita, con la stessa velocità, da nord a sud. Un percorso che finora e particolarmente negli ultimi tre anni è stato inficiato da governi incompetenti, distanti dalle esigenze della gente e delle famiglie, e non legittimati dal consenso popolare. Insomma, un vero e proprio dramma, di cui a patirne è principalmente il Mezzogiorno. Sin dall’inizio della legislatura ho avuto l’attenzione e, allo stesso tempo, il dispiacere di monitorare l’andamento dei finanziamenti nazionali destinati al meridione. Ho registrato solo defezioni, tagli e distorsioni nei trasferimenti. Come mai era successo finora. Dalla scuola al sociale per finire ai trasporti e alla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, abbiamo subito solo un vergognoso dimensionamento di risorse e servizi. E non da ultimo vengono meno altri 3,9 milioni di euro destinati al lavoro. Il Governo di Centro Sinistra – aggiunge Graziano – non agevola le imprese che vogliono ripartire. Questo meccanismo congela, di fatto e innescando un terribile effetto domino, tutte le aspettative occupazionali dei nostri giovani. E sono inutili, quanto finte le promesse di Matteo Renzi e del ministro Graziano Delrio che, ammettendo l’ennesimo taglio a risorse destinare al sud, hanno di contro promesso che le stesse saranno restituite in diverso modo. Come? Nessuno lo sa. Ma una cosa appare certa: questi soldi non arriveranno mai al meridione. Ecco perché la Regione Calabria deve far sentire la sua voce, forte e decisa, a Roma e, se necessario, anche facendo fronte comune con l’opposizione. Bisogna cambiare rotta. La convention azzurra di Perugia, ha posto le basi per costruire un programma politico nuovo, più stringente alle esigenze del nostro Paese, che attraverso una rinnovata classe dirigente sappia sintetizzare idee e proposte innovative che possano rispondere alle attese dei cittadini italiani. E soprattutto dei giovani. C’è un obiettivo su tutti, che ho avuto modo di ribadire nel corso del meeting ai vertici nazionali di Forza Italia e che sarà sicuramente uno dei principi fondanti del nascente grande partito dei moderati: favorire, principalmente al sud e attraverso una maggiore e più costante presenza dello Stato, la nascita di nuove imprese che generino lavoro stabile, qualificato e qualificante per i nostri giovani. Perché – conclude il componente della Consulta nazionale sulla Sicurezza di FI – il futuro dell’Italia e particolarmente della Calabria fonda sull’esigenza di creare concrete opportunità di sviluppo assicurando maggiore sicurezza.
(Fonte: comunicato stampa)