Ad affermarlo è il presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, già Segretario questore del Consiglio regionale e promotore della legge finalizzata alla costituzione della terza città più grande della Calabria, all’esito delle audizioni della Prima commissione regionale Affari istituzionali, riunitasi stamani (martedì 16) a Palazzo Campanella.
A seguito dell’ennesimo, opportuno e democratico passaggio in sede istituzionale – dice Graziano – ora credo sia giunto il tempo di trasformare il lungo processo amministrativo in un atto concreto, sicuramente complesso, ma che tutti i cittadini sperano possa essere foriero di un nuovo sviluppo per la Sibaritide. A seguito dell’audizione tenutasi oggi in Prima commissione – precisa il leader del CCI – credo non ci siano più motivazioni ostative affinché l’iter per la fusione venga concluso con la propedeutica approvazione della legge ad hoc in Consiglio regionale. E che lo si faccia subito, prima che i cittadini di Corigliano e Rossano possano pensare che quanto costruito finora, dall’atto d’impulso dei due Consigli comunali per finire alla grande azione democratica e partecipativa del Referendum consultivo, sia stato solo un elefantiaco passo verso il nulla.
L’aspettativa dei cittadini – aggiunge Graziano – è che, scaduti i sessanta giorni canonici dalla proclamazione dell’esito del Referendum, si convochi subito il Consiglio regionale – quindi entro e non oltre il prossimo 22 gennaio – per l’approvazione definitiva della proposta di legge “Graziano” (la 182/X) sulla fusione di Corigliano-Rossano. Non potranno essere tollerate altre soluzioni, magari scaturite dall’ormai epocale e insaziabile fame di potere dei soliti noti. I cittadini di Corigliano-Rossano, attraverso il Referendum, hanno scelto e deciso di voler essere loro gli artefici del destino della nuova Città e nessuno dovrà impedirglielo.
Quindi, al bando ogni ipotesi di commissariamenti lunghi. Vogliamo una Città governata dagli eletti dal popolo!
In questo frattempo – scandisce Graziano – investiti di nuove e importanti responsabilità, i cittadini credo abbiano il dovere morale e civico di iniziare a lavorare in modo costruttivo e collegiale alla formazione della futura classe dirigente che avrà il compito, sicuramente impegnativo e di responsabilità ma carico di prospettive e tanti sogni, di rappresentare e riempire di contenuti la prima Assemblea costituente della nuova Città. Che non sarà solo la terza più grande della Calabria ma anche la prima in Italia – conclude – a sperimentare un processo di unificazione tra due grandi e complesse realtà comunali” .(Comunicato)