Graziano: ok restyling tratta Castiglione-Sibari, ma senza disservizi

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Il virtuosismo di una buona Amministrazione pubblica si riscontra nella capacità di saper offrire buoni servizi al cittadino. E il trasporto è un servizio strategico. Per il quale, in Calabria, spesso si spendono soldi a iosa ma senza che alla fine si abbiano riscontri positivi per l’utenza. È il caso della mobilità su gomma, sulla quale nei mesi scorsi Il Coraggio di Cambiare l’Italia ha aperto una questione a tutto tondo in merito anche alle scelte adottate nel Prt, legato a doppio filo a quello della mobilità ferroviaria. Caratterizzata, quest’ultima, da gravi e ataviche carenze di servizio.

 

È quanto afferma il Presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia nonché Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che nei giorni scorsi, accompagnato dal coordinatore provinciale del CCI, Aldo Marino, e dal coordinatore civico di Torano Castello, Valentino Adimari, ha effettuato un sopralluogo sui cantieri che stanno interessando la linea ferroviaria Castiglione Cosentino – Sibari.

 

Ben vengano le opere di rilancio e riqualificazione della linea ferrata – dichiara Graziano– tra l’altro auspicate da tempo, ma chiediamo che gli stessi abbiamo una prospettiva e che soprattutto possano agevolare i cittadini e l’utenza.

 

Da quanto si prevede nel piano di Ferrovie italiane – aggiunge il Presidente nazionale del CCI – i lavori che attualmente si stanno operando sulla linea Castiglione-Sibari dovrebbero essere volti a consentire, nel prossimo futuro, un maggiore traffico sulla tratta. Si parla di circa 88 convogli al giorno. Ma auspichiamo che questa enorme mole di traffico preveda anche linee provinciali. Cioè che fermino nelle maggior parte delle stazioni, soddisfacendo la richiesta che da anni stanno attendendo gli utenti del comprensorio della Valle del Crati. Allo stesso tempo, in questa opera di ammodernamento, a fronte della riduzione dei passaggi a livello,dovrebbero essere realizzati degli attraversamenti ferroviari alternativi.

 

In buona sostanza – precisa Graziano – , se Ferrovie italiane – verso la quale sarebbe opportuno un sollecito di buonsenso da parte della Regione Calabria – non dovesse studiare un piano di trasporto che preveda oltre all’incremento delle tratte veloci a lunga percorrenza da e per Cosenza anche un piano per la mobilità ferroviaria locale, molti centri come Torano, Montalto, San Marco Argentano, Spezzano Albanese e Cassano Joniorischierebbero di essere ulteriormente isolati dal resto del comprensorio. Dato che i pochi passaggi a livello in funzione, con circa 90 passaggi giornalieri di convogli, rimarrebbero quasi sempre chiusi bloccando anche le linee autobus o costringendoli a giri interminabili per attraversare da un lato all’altro i binari. Insomma – conclude Graziano – sarebbe l’ennesima buona opera, ma realizzata senza pensare alle esigenze dei cittadini.

(fonte: comunicato stampa)

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