È quanto dichiara il Presidente dell’UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, esprimendo soddisfazione per gli impegni assunti dal Commissario ad acta per la Sanità in Calabria, il prefetto Guido Longo, in materia di assunzione di nuovo personale sanitario e sulla riapertura dei presidi sanitari soppressi, tra i quali quello di Cariati, nel corso del Consiglio regionale celebratosi ieri pomeriggio a Palazzo Campanella.
«In apertura dei lavori dell’Assemblea – aggiunge Graziano – ho chiesto al prefetto Longo quali fossero le intenzioni della struttura commissariale per assicurare nuovo personale all’apparato sanitario regionale, in continua agonia e massacrato dall’emergenza Covid, atteso che il Governo per il solo 2021, attraverso il Decreto Calabria bis ha messo a disposizione della struttura commissariale regionale ben 12 milioni di euro per procedere a nuove assunzioni. Finora non è stato fatto nulla ma ieri Longo ha assicurato che a breve saranno assunti ben 690 tra medici e personale sanitario. Anche in questo caso vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni anche perché lo stesso Longo ha precisato che è pronto a tagliare teste se non verranno rispettati gli impegni».
«Sarà così anche per gli ospedali soppressi? Ho chiesto in aula quali siano le intenzioni a riguardo e mi è stato risposto che c’è l’intenzione, quasi immediata, di riaprirli. A partire da quelli di Trebisacce e Praia a Mare per i quali vige già una sentenza del Consiglio di Stato che ne ha già decretato la riattivazione, per finire al presidio di Cariati. A proposito, le parole del Commissario Longo sono state chiare ed inequivocabili e mirano ad una riapertura del presidio “Cosentino” senza se e senza ma. Con una motivazione chiara “le Case della Salute – parole del Commissario – così non significano niente. O li trasformiamo in presidi sanitari o vanno chiusi. E questo non è possibile”. Confidiamo negli impegni assunti dal Commissario ad acta e per noi sono la parola d’onore dello Stato. Ancor più perché ha precisato che questa intenzione sarà formalizzata nel prossimo Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera 2022/2024. Prima di far questo, però, sarà necessario modificare il Decreto ministeriale 70 ed Decreto 64/2016 dell’allora Commissario Massimo Scura che aveva escluso Cariati dalla rete ospedaliera. E quello strumento è tutt’ora vigente. Il primo e principale impegno, quindi – conclude Graziano – è quello di apportare subito le modifiche a questi due documenti per arrivare, così, preparati all’auspicabile riattivazione del presidio».
COMUNICATO STAMPA