Spoke Castrovillari, sei ore di attività, peraltro solo al mattino, per il Centro Trasfusionale sono insufficienti e addirittura inutili per far fronte all’esigenza dell’utenza. “Un centro Spoke, per legge, dovrebbe avere garantito questo servizio H24. Invece, in Calabria, tutto viene sovvertito al solo scopo di far quadrare dei conti che alla fine risultano essere sempre in passivo.
Il Commissario Scura, prima di approvare il Decreto 30, ha valutato la condizione logistica, geografica e strutturale dei territori?”.
Lo denuncia il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, all’esito dell’interrogazione alla Giunta regionale riguardo alla chiusura del Centro trasfusionale di Castrovillari, presentata e discussa nel corso dell’ultima Assemblea dello scorso 22 Settembre.
“Non posso essere soddisfatto della risposta avuta alla mia interrogazione consiliare – dichiara Graziano – perché le motivazioni addotte, non sono congruenti né alla richiesta di assistenza essenziale degli utenti né alla normativa vigente.
Tra l’altro, è il caso specifico del presidio di Castrovillari ma comune a tutti gli altri ospedali dell’Asp di Cosenza, i reparti di Pronto Soccorso, Ostetricia, Chirurgia e Terapia Intensiva Rianimatoria quotidianamente devono affrontare situazioni di elevata criticità trasfusionale.
Lavorando sei ore al giorno, per di più solo al mattino, sarebbe interessante conoscere qual è il protocollo medico studiato dal Commissario Scura nel caso in cui un’urgenza si verificasse al pomeriggio o, come spesso accade nel caso degli incidenti stradali, nelle ore notturne. Che si fa? Si chiede aiuto al CT di Cosenza che dista 70km dall’ospedale di Castrovillari o, addirittura 100km da quello di Rossano-Corigliano?”.