CORIGLIANO ROSSANO. Con molta apprensione avvertiamo come prossimo il trasferimento dell’Unità Operativa di Oncologia dal plesso ospedaliero di Rossano a quello di Corigliano dove sono già in corso lavori preparatori.
Il bacino d’utenza dello Spoke conta 175000 anime la grande maggioranza al di fuori dei confini della città, da paesi limitrofi e dalle campagne. I meno benestanti si muovono spesso con la ferrovia ed oggi raggiungono a piedi il reparto di Oncologia. Ne nascono molte domande, quale sia il fine dello spostamento, se siano stati previsti trasporti dei pazienti, se sia utile la spesa in attesa dell’apertura del nuovo ospedale. Nuovo ospedale che sia ben chiaro ai cittadini sarà del tutto insufficiente a fronteggiare le necessità della popolazione servita e allora ci piacerebbe sapere quale sarà il destino degli attuali nosocomi, quali provvedimenti verranno messi in campo per avere strutture che invoglino medici e paramedici a venire a lavorare qui anziché affidarsi al precariato di medici cubani (niente contro di loro, bravi e impegnati) che hanno un posto di lavoro al loro paese.
Nel vuoto assoluto di comunicazione da parte dell’ASP di Cosenza chiediamo di conoscere quali programmi questa abbia in serbo per questa area sempre più povera di sanità, ma anche se e quando si parlerà della missione 6 del PNRR, quella deve istituire gli ospedali di comunità ed altro ancora.
Gruppo consiliare Corigliano-Rossano Pulita
Comunicato stampa