Costituito il Gruppo d’Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano. Si è tenuto l’incontro assembleare del nuovo movimento che ha in itinere l’idea di promuovere una iniziativa di protesta al fine di conoscere le ragioni che sottendono alla chiusura del presidio giudiziario. Da decidere il giorno della protesta che si terrà entro il mese di Marzo in concomitanza ad attività parlamentari. In tal senso sarà data informazione in una successiva comunicazione. Al momento hanno aderito 60 soggetti di varia estrazione sociale.
Al dibattito sono intervenuti: amministratori, candidati a sindaco della Città di Rossano, l’Ordine dei Commercialisti di Rossano, l’Associazione dei Commercianti, sigle sindacali, Precari di Giustizia, rappresentanti di partiti e movimenti. Alcuni dei partecipanti hanno messo a disposizione dei pullman per raggiungere la Capitale. È in atto una raccolta di fondi per le spese vive di gestione (striscioni, manifesti, volantinaggio, fischietti, etc). Il Coordinamento del Gruppo D’Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano nelle prossime ore metterà a conoscenza dei partecipanti e delle comunità del comprensorio tempi e modalità per la riuscita della manifestazione. Che conserva l’obiettivo di spezzare la catena di silenzio sul “caso Rossano”. Allo studio varie ipotesi: un presidio presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, un sit-in in Piazza Indipendenza luogo dove ha sede il Consiglio Superiore della Magistratura. Si chiede di conoscere a distanza di ben 4 anni con atto formale: 1) le ragioni che hanno determinato la chiusura del presidio giudiziario; 2) il motivo per cui il Ministro della Giustizia non istituisce una Commissione d’inchiesta che accerta quanto il Senatore Enrico Buemi dichiara in relazione all’esistenza di “carte false”; 3) il perché delle mancate risposte in Parlamento ai quesiti posti dal Sen. Buemi. Tra i punti da chiarire l’indifferenza della magistratura alle dichiarazioni rese dal Senatore Buemi nonostante le stesse contengano notizie di reato.
Il Gruppo d’Azione per la Verità stigmatizza il comportamento della Consulta dei Sindaci del territorio che ha disertato l’iniziativa nonostante l’invito rivolto a mezzo email per il tramite della società di comunicazione di riferimento.
Si confida nel contributo e nella massiccia adesione della cittadinanza, delle forze economiche, degli imprenditori, e delle varie rappresentanze della società civile. È importante la presenza di tutti a fronte di un caso che grida GIUSTIZIA E VERITÀ.