Continuano i controlli sull’intera filiera della pesca da parte del personale della Guardia costiera del Comando di Corigliano-Rossano.
In data odierna personale del Nucleo operativo di polizia ambientale della Capitaneria-Guardia costiera di Corigliano calabro, a seguito di un’attenta attività di vigilanza e appostamento, ha colto in flagrante e sanzionato un pescatore di frodo intento alla pesca subacquea con ausilio di apparecchi autorespiratori nelle acque antistanti località Zolfara del Comune di Corigliano-Rossano. Al responsabile della violazione è stata elevata una pesante sanzione amministrativa pecuniaria (1000 euro, se deciderà di avvalersi del pagamento in misura ridotta entro i previsti termini di legge, altrimenti la sanzione potrebbe essere elevata fino ai 3000 euro), mentre la costosa attrezzatura utilizzata – un propulsore a miscela impiegato per gli spostamenti, una bombola con erogatore, due fucili, due pugnali e un mini canotto utilizzato come appoggio, oltre alla consueta attrezzatura costituita da muta, pinne, maschera ecc. – è stata sottoposta a sequestro, in attesa della prevista confisca.
Il pregiato prodotto ittico illecitamente catturato dal pescatore di frodo (tre esemplari di cernia), a seguito del giudizio di idoneità al consumo umano espresso da personale del Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, intervenuto sul posto per coadiuvare i militari operanti, è stato invece donato in beneficienza a un locale istituto caritatevole e sarà impiegato nella preparazione dei pasti che la struttura distribuisce gratuitamente ai suoi frequentatori bisognosi.
La pesca subacquea a carattere non professionale eseguita con l’ausilio di bombole per autorespiratore è considerata una delle infrazioni più gravi ed è vietata perché incide in maniera esiziale sul cosiddetto sforzo di pesca, rispetto a quella regolare, svolta esclusivamente in apnea, in considerazione dell’illecito vantaggio acquisito dal pescatore di frodo mediante l’utilizzo di attrezzature che consentono di appostarsi, inseguire e stanare prede per un periodo infinitamente più lungo rispetto agli apneisti.
Detto tipo di attività, inoltre, risulta spesso assai pericolosa per gli stessi praticanti, perché eseguita clandestinamente e il più delle volte senza le opportune cautele richieste in genere per lo svolgimento di qualsiasi attività subacquea.
comunicato stampa
Una risposta
Da condannare sicuramente. Il danno causato dal bombolare nn può mai dico mai essere paragonato alla strage k tt i giorni fanno le reti a strascico.