La decisione del Governo di realizzare tre nuovi centri di raccolta e accoglienza immigrati accanto ai porti di Reggio Calabria, Crotone e Corigliano – afferma Campolo – non può lasciare inermi tutti coloro i quali, a prescindere dalle proprie convinzioni politico-ideologiche, hanno a cuore le sorti del territorio nel quale vivono e operano quotidianamente e assistono già da mesi, anzi da anni, a un esodo di massa dalle dimensioni bibliche. L’impellente necessità di una celere convocazione del Consiglio regionale in seduta straordinaria per trattare l’emergenza migranti è decisione più che giusta e opportuna, al fine di affrontare nella preposta sede istituzionale lo scenario presente e soprattutto futuro, le prospettive, le annesse problematiche, le legittime preoccupazioni delle popolazioni interessate dalle migliaia di arrivi a cadenza ormai quasi quotidiana.
Per ciò che concerne la situazione più squisitamente locale, poi, occorre evidenziare ulteriori negativi effetti che tale decisione comporta. Il territorio di Corigliano – spiega Campolo – risulta essere già gravato da ataviche carenze strutturali, nonché numerosi precedenti casi di difficile integrazione ed allarmanti ‘scomparse’ di minori a poche ore dal loro approdo nel porto cittadino.
Proprio il futuro della struttura portuale – che così facendo diverrebbe un mega-accampamento permanente, uccidendo ogni progetto di sviluppo logistico e commerciale – e la gestione dei minori non accompagnati – sulla quale hanno espresso di recente vistose preoccupazioni e ipotesi raccapriccianti anche esponenti politici a livello regionale – costituiscono fattori che evidenziano maggiormente, qualora ce ne fosse bisogno, l’impossibilità e la totale inopportunità di far sorgere siffatto centro nella città di Corigliano”.
(fonte: La Provincia di Cosenza)