Non si placano le polemiche sulla realizzazione di tre hotspot in Calabria, di cui uno al porto di Corigliano. E parte un’interrogazione parlamentare tesa ad ottenere risposte chiare dal Governo centrale. L’iniziativa è del deputato di Fdi Fabio Rampelli, di cui dà notizia il coordinatore regionale nonché capogruppo consiliare a Rossano di Fdi-An, Ernesto Rapani che sul punto è categorico: No agli hotspot in Calabria.
“Le scelte del Governo – scrive Rampelli nell’interrogazione presentata a Marco Minniti – in merito alla gestione del fenomeno immigrazione, suscitano profonda preoccupazione, in particolare per la ricaduta nelle regioni meridionali, già esposte all’emergenza a causa della loro posizione geografica e sulle quali si sta continuando a scaricare tutte le conseguenze degli sbarchi”.
Il deputato di Fdi chiede al ministro dell’Interno “se non ritenga di rivedere la distribuzione sul territorio nazionale delle strutture destinate a funzionate come hotspot, al fine di non determinare situazioni di eccessivo affollamento e di criticità nelle regioni meridionali”.
«Dopo le motivazioni di Rampelli – aggiunge Rapani – si consideri la vocazione turistica e peschereccia del porto di Corigliano, uno dei tre siti insieme a Reggio e Crotone, destinato ad ospitare un hotspot. Si consideri che c’è chi sta impegnando a fondo affinché a Corigliano attracchino le navi da crociera. Ma è evidente che i Governi nazionali e locali considerano questa terra come ruota di scorta, come sempre, come quando si voleva trasformare il porto in una piattaforma per la partenza dei rifiuti di mezzo meridione, tentativo peraltro sventato grazie ad una battaglia popolare».
Rapani si chiede, quindi, se il governatore Oliverio, sia capace di tutelare quest’area della regione, ma anche se «il ministro calabrese Minniti, abbia un briciolo di rispetto per la sua terra d’origine, nonostante i probabili accordi politici che vogliono relegare la Calabria a ghetto».
Prima di aprire tre strutture allestite per identificare rapidamente, registrare, fotosegnalare e raccogliere le impronte digitali dei migranti, avanza Rapani «si pensi all’integrazione durante quei periodi in cui i migranti rimarranno in Italia, un po’ come accaduto in alcuni comuni dove sono stati impiegati ed occupati in lavori per la collettività».
«Fdi-An è da sempre attenta alle problematiche sociali – conclude Ernesto Rapani – e per questo motivo abbiamo interessato Fabio Rampelli affinché presentasse l’interrogazione sul tema. Di certo, però, fa specie che chi governa, prono a capo chino, non chiede lumi ai propri rappresentanti. La deputazione del Pd, assente su tutti i grandi problemi che attanagliano questo territorio, dalla chiusura del Tribunale ai rifiuti, alla sanità, che fine ha fatto? Semplice, si ricordano di questo territorio solo in campagna elettorale».