“In Paradiso serviva qualcuno che facesse la differenza. Nostro signore è anche un grande allenatore è sa che solo uno come te poteva farla. E ha chiesto questo immenso sacrificio a tutti coloro che ti hanno voluto bene.” Questo è il testo dello striscione che ieri pomeriggio, insieme a quello dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, erano fissati al bordo del campo di Marina di Sibari (frazione di Cassano All’Ionio), su cui ha avuto luogo il Decimo Memorial dedicato ad Andrea Iacobini.
Andrea, deceduto il 17 settembre del 2006 in uno scontro sulla S.S.106 a Fabrizio Grande a Corigliano Calabro insieme all’amico Angelo Antolino ed a Natale Fazio, il giorno in cui morì avrebbe dovuto disputare una gara di Coppa Calabria. Lui giovava con la maglia numero dieci nel centrocampo del “Lattughelle” (società sportiva poi scomparsa dal panorama calcistico locale), ed era un giocatore di grande qualità.
Ieri, è stato ricordato dagli amici e dai parenti nell’ambito di un trofeo che ha visto in campo tre formazioni: Sibari Open, Style House e Andrea (questa formazione porta il nome di Iacobini). Il trofeo, del tutto amichevole è stato vinto dalla Style House dopo tre gare molto equilibrate e corrette.
Alla manifestazione hanno partecipato anche il Sindaco di Cassano All’Ionio Gianni Papasso e l’Assessore alla Cultura Rossella Iuele insieme al presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese che nel suo intervento, a fine trofeo, ha affermato che “nei giorni scorsi l’Associazione ha diffidato ogni Ente che ha delle competenze ad assumere provvedimenti affinchè siano assunti interventi urgenti allo sulla S.S.106 svincolo di Fabrizio Grande a Corigliano Calabro. L’Associazione auspica che questa nostra richiesta possa essere accolta in tempi brevi – ha continuato Pugliese – perché diversamente, se accadrà di nuovo un incidente mortale in quel luogo non esiteremo a costituirci parte civile”.
Il nostro intento – ha concluso Pugliese – è quello di ribadire che sulla S.S.106 è necessario utilizzare una condotta di guida che sia rispettosa del codice della strada ma vogliamo anche che siano adottati interventi di messa in sicurezza, soprattutto nei punti critici, che possano fare in modo che non accada mai più ad altri ciò che è accaduto ad Andrea, Angelo e Natale.