L’interruzione dell’attività cardiaca e respiratoria, quindi l’arresto cardiaco: il cuore si ferma, cessa di pompare sangue nel corpo. Il sangue non riesce ad irrorare il cervello e così, in breve tempo, l’organismo subisce danni seri e irreversibili tanto da arrivare al decesso. E’ accertato che ci sono due tipi di interventi atti a risolvere e migliorare la sopravvivenza del soggetto in questione: le manovre di rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione.
A tal proposito viene in mente una riflessione: sicuramente ogni individuo – prima o poi – ha vissuto l’esperienza di un arresto cardiaco, quindi sarebbe auspicabile incominciare la pratica di rianimazione cardiopolmonare così da aiutare l’altro.
La “MONTAGNA SPA” – leader nel settore delle carni – si è dotata già dal 2018 di defibrillatori automatici (DAE), dedicandosi alla formazione annuale di giovani abili nell’uso dei defibrillatori e nella pratica di rianimazione cardiopolmonare. Quest’ultimi formati da istruttori qualificati come il CPS Andrea Russo e Umile De luca dell’UTIC di Cosenza e il CPS Giannantonio Sapia del pronto soccorso spoke di Rossano (UIL sezione formazione). Il defibrillatore e le corrette abilità renderanno più sicuri i luoghi di lavoro, semplici gesti dal valore inestimabile perché salvano la vita umana.
(COMUNICATO STAMPA)