Il dire, il fare e RossanoRecupera, racconto di Martino A. Rizzo

“Parrare è arta facile”. Così l’antica saggezza rossanese riassume la popolare “arte del dire” a significare che fare solo chiacchiere è cosa semplice che riesce a tutti. Infatti in ogni paese del mondo, come in ogni rione delle città del mondo, è da sempre diffusa la “tuttologia”, la disciplina che consiste nell’arte di parlare di tutto in quanto tutti sanno tutto e parlano, parlano di tutto.

Alzi la mano chi non ha mai ascoltato in un bar o in un circolo una dotta discussione di diritto nella quale un principe del foro non sarebbe stato degno di intervenire. Sul Covid sono tanti nelle piazze che hanno tenuto lezioni di fronte alle quali i sanitari del Policlinico Gemelli non avrebbero potuto che arrossire per la loro pochezza. Le migliori formazioni calcistiche vengono fuori dalle discussioni della gente che fa scuola ai vari Mancini, Mourinho e altri Mister. Tutti i sindaci e gli assessori hanno tanto da imparare dagli scambi di vedute dei tanti esperti di gestione degli enti locali che quotidianamente insegnano nei bar come fare ad amministrare la cosa pubblica. Le assemblee di condominio sono, infine, il luogo deputato dove i maestri di tuttologia eccellono. E si potrebbe continuare ancora per molto.

La difficoltà però, anche quando le parole esprimono idee serie e condivisibili, sta nel passaggio dai discorsi ai fatti e cioè dal dire al fare, come insegna un altro proverbio, questa volta però nazionale, “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.

Superare la facilità del “dire” e arrivare diretti al “fare” è stato l’obiettivo di un gruppo di persone unite dalla passione per il Centro Storico di Rossano e conseguentemente dalla voglia di dare anche il proprio contributo fattivo per riportarlo a nuova vita. Così nel 2019 è stata costituita l’Associazione RossanoRecupera con lo scopo di andare oltre i discorsi e “fare fatti”, intervenendo positivamente su alcune delle piccolissime tessere del grande e bellissimo mosaico che è il Centro Storico di Rossano.

Perché piccolissime tessere? Perché l’Associazione è ben consapevole che – operando esclusivamente con i contributi degli Associati – non potrà fare grandi cose, ma alcune certamente sì e sono quelle sulle quali ha deciso di puntare.

Nel 2019 furono solo tredici persone volenterose, suddivise tra soci ordinari e soci sostenitori, a dare vita a RossanoRecupera, Associazione rigorosamente apolitica e apartitica, perché non è l’appartenenza a un’idea politica che contraddistingue gli Associati ma la voglia di fare, di concretizzare piccole migliorie per la propria Città.

È stato superato anche un virus spesso presente nella vita paesana: quello di essere succubi dei risentimenti e dei dispetti. Quelli del tipo: “io non vengo se c’è lui”, oppure “una volta non ha risposto in modo caloroso al mio saluto”, e via dicendo.

In RossanoRecupera si sta insieme perché il fine dell’Associazione è così alto, nobile, che gli Associati non possono fermarsi di fronte alle piccole beghe paesane alimentate da antichi, o attuali, livori e acredini. L’amore per Rossano è un cemento così importante e avvertito dagli Associati che fa superare facilonerie e rancori, solo recupero del bello che Rossano ha, e ne ha tanto, consapevoli che “se non ci pensiamo noi lo farà il tempo”, come si legge nel motto presente nel logo dell’Associazione.

Nel 2019 è stata recuperata la “Mezzacanna” della Piazzetta del Commercio, antica unità di misura della prima metà dell’800 fissata in una parete prospicente la piazza in modo da essere utilizzata da chi acquistava.


Nel 2020 è stata recuperata la Fontana in Piazza Santo Nico che per oltre un secolo ha garantito l’acqua a un antico e popolare quartiere cittadino.

Nel 2021 si sta procedendo al recupero dell’ottocentesca Fontana dei Cappuccini, da sempre chiamata dai Rossanesi la “Fontana della Sirena”, con una bellissima statua in bronzo copia del gruppo statuario Eros con Delfino del II-III secolo d.C., presente nel Museo Archeologico di Napoli.

Tutte le iniziative dell’Associazione si basano su studi relativi alla storia della Città e alle antiche delibere comunali, sono sviluppate da tecnici professionisti che sottoscrivono i progetti di recupero, sono autorizzati dalla competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Ministero della Cultura e approvati dall’Amministrazione Comunale.

I soci dai tredici che erano nel 2019, oggi sono diventati quarantasette, trentaquattro persone in più che hanno deciso di partecipare a quest’avventura pagando, come tutti, di tasca propria perché spinti dalla constatazione che la voglia di fare di RossanoRecupera non si è limitata ai discorsi ma ha realizzato fatti concreti. Pertanto ha fatto scattare la voglia in tanti di poter dire: anch’io sono di questa partita.

Molti sono i progetti attualmente in programma, tanti già avviati dal punto di vista burocratico-autorizzativo, altri in elaborazione o in lavorazione presso gli appositi laboratori. Inoltre c’è sempre la massima disponibilità ad ascoltare e recepire consigli e suggerimenti. Insomma una bella lezione di “faidate civico” che prova a smentire il vecchio detto rossanese “parrare è arta facile”. No, RossanoRecupera dalle parole passa ai fatti. E se così è, ed è proprio così, perché non parteciparvi?

Martino A. Rizzo

 


I racconti di Martino A. Rizzo. Ogni mercoledì su I&C

Martino Antonio Rizzo, rossanese, vive da una vita a

Firenze. Per passione si occupa di ricerca storica

sul Risorgimento in Calabria. Nel 2012 ha pubblicato

il romanzo Le tentazioni della

politica e nel 2016 il saggio Il Brigante Palma e i misteri

del sequestro de Rosis. Nel 2017 ha fondato il sito

anticabibliotecacoriglianorossano.it. Nel 2019 ha curato la pubblicazione

dei volumetti Passo dopo passo nella Cattedrale di Rossano,

Passo dopo passo nella Chiesa di San Nilo a Rossano,

Le miniature del Codice Purpureo di Rossano.

Da fotografo dilettante cerca di cogliere

con gli scatti le mille sfaccettature del paese natio

e le sue foto sono state pubblicate nel volume di poesie

su Rossano Se chiudo gli occhi.

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