Le verifiche sono complesse a causa del processo di saponificazione che ha subito il corpo. Prossima la disposizione dell’autopsia. Intanto la trama entro cui sarebbe maturato il piano omicidiario s’infittisce di mistero. Del furgone ritrovato, su cui sono in corso accertamenti scientifici, Sanfilippo denunciava ai carabinieri il furto del mezzo qualche giorno prima di sparire. Quel Sanfilippo amico di Longobucco, di cui non si ha traccia oramai da giorni. Da ambienti investigativi il cadavere rinvenuto (attribuibile a Longobucco) dopo la macabra esecuzione sarebbe stato gettato in mare e legato a un qualcosa di pesante affinché il corpo non venisse a galla. E sono proprio queste le ragioni che hanno spinto i vertici dell’intelligence a ispezionare i fondali con i sommozzatori.