Queste notizie, insieme a tante altre riportate in questo articolo, sono contenute in una pregevole scheda storica sul Liceo che è stata predisposta dal professore emerito di storia e filosofia Francesco Filareto, per vari decenni titolare di questi insegnamenti nel Liceo medesimo.
La Deliberazione del Consiglio Comunale di Rossano dell’11 luglio 1871 sull’avvio dell’attività del Ginnasio Comunale fu motivata con la circostanza che «il bisogno della pubblica istruzione in questo paese è supremo, anco perché essendo dalla natura e dalla legge destinato a Centro e Sede del Circondario, ha obbligo di rendersene degno mercé la coltura dell’ingegno e la missione di diffondere od almeno di influire potentemente che si diffondesse in tutti i suoi Comuni il lume del sapere. Se in tempi di efferata tirannide Rossano aveva un fiorente Seminario … oggi, giacché epoca della libertà, è necessaria l’istituzione di un Ginnasio, che appaghi ogni desiderio che il cittadino possa sul riguardo avere …».
La scuola mosse i primi passi in Piazza Santi Anargini, in una parte dell’ex Convento di S. Maria Maddalena, ora sede del Municipio, insieme alle scuole tecniche, mentre l’altra parte dell’edificio ospitava il Tribunale della Città istituito nel 1865.
Successivamente il Ginnasio divenne statale e il Consiglio Comunale del 15 ottobre 1874, prendendo atto di questo nuovo status, valutò necessario per il decoro cittadino e per il “vantaggio che ne deriverebbero i padri di famiglia…” di potenziare “l’impianto del Ginnasio in questo Comune, nel quale affluirebbero da ogni dove giovani studiosi …”. Di conseguenza trasferì il Regio Ginnasio in un’ala dell’ex Monastero di S. Chiara.
Nel 1924 l’Amministrazione Comunale, al fine di fornire ai giovani rossanesi nuovi e più elevati percorsi scolastici, deliberò il 10 giugno, in Consiglio Municipale, l’istituzione del Liceo Classico Comunale – da affiancare al Ginnasio ormai attivo da più di cinquant’anni – di cui si assunse tutti gli oneri. Così questa nuova scuola iniziò a funzionare il 1° ottobre 1924. In tal modo i giovani rossanesi, dopo le elementari, avevano la possibilità di frequentare tre anni di Ginnasio Inferiore, due anni di Ginnasio Superiore e successivamente tre anni del Liceo Comunale. Queste opportunità scolastiche fecero diventare Rossano una delle cinque località calabresi sede di un Liceo e portarono in Città tanti giovani che arrivavano da ogni parte della Calabria e dalla Basilicata e che trovavano sistemazione presso famiglie, oppure nel Seminario o anche nel Convitto Comunale che era stato ricavato nel vecchio convento di Sant’Antonio.
Il Decreto Ministeriale del 2 giugno 1926 deliberò la trasformazione del Liceo Comunale in Liceo Classico Pareggiato, con decorrenza 1° ottobre 1926 e retroattività al 1° ottobre 1925. Nel 1933 il Liceo (preside Giacomo Albo) contava 98 iscritti: 36 al I corso, 33 al II e 29 al III. Mentre il Ginnasio ne contava 175, dei quali 139 maschi e 36 femmine, distribuiti in sei classi con otto professori. Infine, dopo dieci anni, il 1° ottobre 1935 il “Regio Liceo Classico della città di Rossano” divenne statale.
Il Ginnasio-Liceo si caratterizzò subito per il rigore degli studi. All’esame finale di terza liceo “bisognava portare” tutte le materie con i programmi degli ultimi tre anni. E chi non “riusciva a passare” questo grande scoglio, dopo aver frequentato il liceo classico, optava per prendere comunque una “licenza scolastica” in altri istituti che prevedevano esami meno ostici da superare.
La squadra dei docenti del Liceo si caratterizzò fin dall’inizio della sua attività per l’alto livello dei suoi componenti arrivati da ogni parte d’Italia. Ancora si ricordano il preside Corvino, il preside Carlo Pane, il preside Giacomo Albo, il prof. Granata, il prof. Giovanni Versi, il preside Giovanni Sapia.
Al Ginnasio, fino al 1961, si accedeva con un esame di ammissione ed era strutturato in due cicli, il Ginnasio Inferiore con tre classi, e il Ginnasio Superiore di due classi, la quarta e la quinta ginnasiale. Il latino nel Ginnasio Inferiore era obbligatorio per cui quelli che volevano optare per un corso di studio “più leggero”, dopo la licenza elementare, optavano per i tre anni dell’Avviamento Professionale.
La riforma del 1961 soppresse la distinzione tra Ginnasio Inferiore e Avviamento e istituì la Scuola Media Unificata. Nella nuova organizzazione scolastica, in seconda media venivano impartiti “elementi di latino” mentre in terza media l’insegnamento del latino era facoltativo. Ma per accedere al Ginnasio Superiore era obbligatorio aver frequentato l’insegnamento del latino e superato l’esame finale. Solo così si poteva frequentare il IV Ginnasio ed erano tanti che, non avendo superato in terza media l’esame di latino, optavano per altri istituti superiori o andavano a frequentare il Liceo Scientifico a Corigliano che non prevedeva il superamento anche dell’esame di latino. Infine nel 1986, in onore di San Nilo, compatrono della Città, il Liceo di Rossano fu intitolato al famoso santo rossanese.
PS. Sul sito https://anticabibliotecacoriglianorossano.it/aree-tematiche/il-liceo-classico-di-rossano/
è possibile leggere la scheda storica completa del prof. Filareto, articoli e stralci di libri sul Liceo e i suoi professori nonché ammirare un piccolo album fotografico delle classi