Il marketing mix de “i Ciommetti”, racconto di Martino A. Rizzo

 

A Rossano, nel Centro Storico, “i Ciommetti” sono riusciti a realizzare un classico esempio dell’applicazione dei principi di “Marketing mix” che consente alla loro attività di vivere e prosperare. Risulta perciò debole la tesi sostenuta da chi dice che nel Centro Storico di Rossano le attività commerciali hanno vita dura.

Infatti c’è il “caso-scuola Ciommetti” che smentisce questa inesatta convinzione. Nei corsi di marketing insegnano che le aziende hanno successo se applicano le regole del “marketing mix” che è la felice combinazione delle “Quattro P”: Prodotto, Prezzo, Posizione e Promozione. Queste variabili, se ben gestite all’interno di un’attività economica, consentono alla stessa di generare valore per l’impresa e per i consumatori. E, visto il successo de “i Ciommetti”, è fuor di dubbio che nella loro attività i principi del Marketing Mix hanno trovato una appropriata attuazione e dimostrano come anche nel Centro Storico di Rossano, un’azienda che è nata nel 1959 ma che applica una precisa strategia di marketing, può vivere e prosperare.

Pertanto il “caso Ciommetti” dovrebbe essere studiato con molta umiltà da chi si accinge ad aprire un’attività nell’antico nucleo abitativo rossanese.

Secondo le teorie del Marketing Mix, l’attenzione dell’impresa va posta innanzitutto sul Prodotto che deve essere della migliore qualità scelto con la massima cura. Da i Ciommetti ne sono dimostrazione il pane di Forello, caciocavalli, ricotte e formaggi caprini di Longobucco, così come le “fresine” e i taralli, ma le fresine anche di Ceradonna, le mozzarelle di bufala, le zizzone e le figliate di Battipaglia, “u sacchettu”, un salume particolare che è frutto di una lunga e meticolosa preparazione fatta da esperte mani longobucchesi, la ciabatta di Cerchiara farcita con alimenti gustosi, i ceci di Caloveto, il castrato paesano, il pesce di giornata, le conserve fatte in casa, insomma un’attenzione massima alla qualità e alla provenienza dei prodotti.

E poi la gastronomia con un menù che varia giornalmente e propone due tipi di offerta con quella identitaria che è rigorosamente rispettosa delle tradizioni locali. Così a San Giuseppe di sicuro si troverà “u mitu”, tagliolini con ceci cucinati col baccalà, il Venerdì Santo solamente alcuni tipi di pesce preparato in mille modi diversi e la vigilia di Ferragosto le mezze melanzane al forno, e così via dicendo.

La seconda P inerisce al Prezzo e qui l’intelligenza dei Ciommetti consiste nella assoluta ragionevolezza del costo non esoso dei prodotti che, insieme alla bontà di ciò che si acquista, soddisfa ampiamente la clientela.

La Posizione aiuta altresì l’avviamento commerciale in quanto il negozio si trova in una zona di accesso alla Città e può usufruire di un ampio spazio che consente di parcheggiare agevolmente l’auto.

Infine la quarta P, quella della Promozione, viene soddisfatta con una quotidiana pubblicità dei prodotti del giorno diffusa in modo intelligente attraverso Facebook e Whatsapp, sistemi con i quali è messa in risalto la bontà dell’offerta esaltandone la tipicità anche con simpatici motti in rossanese.

Pertanto la mattina quando arriva l’informazione del menù de “i Ciommetti”, conviene prenotare telefonicamente e velocemente i prodotti e le pietanze che si desiderano perché a mezzogiorno è difficile trovare quello che si sarebbe voluto acquistare.

Così “i Ciommetti” insegnano che è inutile aprire una nuova attività nel Centro Storico se non la si fornisce di quel quid che dà appeal e invita a venirci, entrarci e comperare. Allo stesso tempo però sono la dimostrazione che nel Centro Storico si può fare agevolmente impresa se si rispetta il principio delle famose “quattro P” prima descritto, che in rossanese può essere rappresentato con l’antico detto: “a bona mercanzia trova prestǝ natra via”.

Dietro la storia di successo de “i Ciommetti” è inutile dirlo c’è la Famiglia Avena, i figli Francesco e Pasquale, ma innanzitutto Donna Teresa, la mamma, la stratega dell’impresa, che pur non essendo uscita dalla Bocconi, potrebbe tranquillamente tenere dei corsi di Marketing Mix e insegnare a chi vuole avventurarsi nell’aprire un’attività commerciale nel Centro Storico su quali leve fare affidamento.

(alcune ricette de “i Ciommetti” si trovano sul sito in costruzione www.CalabriaaTavola.it )

Martino A. Rizzo 

 

I racconti di Martino A. Rizzo. Ogni mercoledì su I&C

Martino Antonio Rizzo, rossanese, vive da una vita a

Firenze. Per passione si occupa di ricerca storica

sul Risorgimento in Calabria. Nel 2012 ha pubblicato

il romanzo Le tentazioni della

politica e nel 2016 il saggio Il Brigante Palma e i misteri

del sequestro de Rosis. Nel 2017 ha fondato il sito

www.anticabibliotecacoriglianorossano.it.  Nel 2019 ha curato la pubblicazione

dei volumetti Passo dopo passo nella Cattedrale di Rossano,

Passo dopo passo nella Chiesa di San Nilo a Rossano,

Le miniature del Codice Purpureo di Rossano.

Da fotografo dilettante cerca di cogliere

con gli scatti le mille sfaccettature del paese natio

e le sue foto sono state pubblicate anche nel volume di poesie

su Rossano Se chiudo gli occhi di Grazia Greco.

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