Nel dibattito sull’autonomia e sull’organizzazione territoriale della Calabria, la proposta di istituire una nuova Provincia della Magna Graecia, con capoluoghi a Corigliano-Rossano e Crotone, ha sollevato discussioni accese. Mimmo Mazza, cofondatore del comitato promotore di questa iniziativa, offre una prospettiva articolata e provocatoria, sottolineando come la questione vada ben oltre la semplice creazione di nuovi uffici amministrativi. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato approfondito sulla visione che guida la sua proposta e le sfide che ritiene fondamentali per il rilancio del territorio jonico.
Una Provincia per stimolare la crescita culturale e economica
Mazza sottolinea che la disparità economica e di servizi tra l’area jonica e i centri più sviluppati della Calabria è evidente. «I differenti rapporti di gettito implicano anche una disparità nei servizi», spiega. La nuova Provincia, secondo lui, dovrebbe affrontare questa disuguaglianza mirando a settori chiave come l’agricoltura, il turismo e la rigenerazione industriale, settori in cui il territorio jonico ha potenzialità inespresse.
Un Futuro Economico e Amministrativo Equilibrato
Mazza critica anche l’idea che la creazione di una nuova Provincia possa risolvere i problemi di disparità nel gettito e nei servizi. «Non basterebbe certo una nuova Provincia per poter sanare la disparità di gettito statale», afferma, rilevando che una ristrutturazione amministrativa deve essere accompagnata da strategie economiche ben definite. Egli avanza l’idea che l’amministrazione della nuova Provincia debba essere affidata a figure che comprendano e abbiano esperienza nei settori vitali per il territorio.
Inoltre, Mazza mette in discussione le infrastrutture e le scelte urbanistiche degli ultimi decenni, che avrebbero contribuito a una visione ristretta e non integrata del territorio calabrese. Critica le scelte di allocazione delle risorse e le infrastrutture che hanno privilegiato le aree vallive a scapito della costa jonica. «La decisione di allocare la A2 lungo l’area valliva ha generato una sorta di simbiosi tra quelle Località», sottolinea, osservando che l’area jonica è stata penalizzata.
Le criticità della proposta e la necessità di un approccio sostenibile
Una delle principali critiche di Mazza riguarda la capacità dei nuovi enti amministrativi di gestire adeguatamente i servizi. Sottolinea che l’attuale sistema di ASP (Aziende Sanitarie Provinciali) non è adeguato a coprire le necessità sanitarie di una nuova grande area, e che la creazione di un’ulteriore ASP non risolverebbe i problemi esistenti. «Le ASP si occupano di medicina territoriale, non già di medicina ospedaliera», chiarisce.
Mazza osserva inoltre che le proposte recenti di nuove configurazioni territoriali sono spesso basate su modelli amministrativi obsoleti e non tengono conto delle reali esigenze del territorio. La sua proposta di una nuova Provincia Magna Graecia è vista come un tentativo di creare un’entità amministrativa che possa davvero rispondere alle necessità di sviluppo e crescita del territorio jonico, evitando di cadere negli errori del passato.
Conclusioni e prospettive future
Mazza conclude il suo intervento invitando a una riflessione seria e approfondita sulla questione dell’autonomia territoriale. «La proposta Magna Graecia è inclusiva, plurale, policentrica e soprattutto riequilibrante un territorio», afferma, sottolineando che la nuova Provincia dovrebbe rappresentare un’ opportunità di riscatto e di sviluppo per le aree più trascurate della Calabria.
Invita, infine, a un confronto aperto e informato sul tema, auspicando che il dibattito non resti confinato a discussioni superficiali e ideologiche, ma che si traduca in azioni concrete e efficaci.
In sintesi, la proposta di Mimmo Mazza per la creazione della Provincia Magna Graecia è un tentativo ambizioso di rispondere alle esigenze di sviluppo e giustizia territoriale in Calabria, mirando a una riorganizzazione che vada oltre la semplice aggiunta di nuovi uffici e che possa realmente incidere sul futuro economico e sociale della regione.