Il Tribunale di Castrovillari ha emesso una sentenza di notevole rilevanza, riguardante un delicato aspetto legato alla disponibilità del proprio patrimonio in relazione ai figli. La decisione, resa dal Giudice del tribunale di Castrovillari. e pubblicata il 25 ottobre 2023, rappresenta un punto di svolta in quanto tratta la questione di una presunta donazione indiretta, un atto che non è affatto scontato da annullare.
La vicenda giuridica risale ad alcuni anni fa, quando il signor V.M. si trovava coinvolto in un contenzioso con la signora M.C., riguardante la restituzione di beni di notevole valore. Nella tentata elusione di possibili azioni legali e obbligazioni contrattuali, V.M. e i suoi figli avevano formalmente acquistato un immobile in zona Corigliano, dichiarando che i figli erano i proprietari mentre il padre manteneva solo l’usufrutto, ossia il diritto di abitazione per tutta la vita.
M.C., avendo appreso di questo acquisto, intentò una causa legale, sostenendo che dietro l’apparente atto di acquisto da parte dei figli si celava una donazione indiretta che le pregiudicava i diritti. Rappresentata dall’avvocato Giuseppe Tagliaferro, chiese l’annullamento dell’atto di acquisto, affermando che l’immobile doveva essere considerato di proprietà del padre e quindi soggetto a soddisfare il suo credito. V.M. e i figli contestarono l’accusa, affermando che l’acquisto era stato effettuato dai figli stessi e che non c’erano prove di alcuna dissimulazione. Dopo un accurato esame dei fatti e delle prove presentate dalle parti coinvolte, il Tribunale di Castrovillari ha emesso la sua sentenza il 25 ottobre 2023. Il giudice ha accolto la richiesta della signora M.C., dichiarando l’inefficacia della donazione indiretta effettuata da V.M. ai figli, ritenendo dimostrate la sussistenza del credito della signora M.C., l’evento dannoso e la consapevolezza da parte di V.M. e dei figli del pregiudizio arrecato.
La sentenza consente alla signora M.C. di considerare l’immobile di proprietà di V.M., fungendo così da garanzia per i suoi diritti, sebbene il valore dell’immobile sia risultato inferiore al credito vantato. Questa pronuncia stabilisce un chiaro precedente nella giurisprudenza locale riguardo alle donazioni indirette e sottolinea l’importanza di una valutazione accurata dei fatti in casi simili.