Si è svolta a Lamezia Terme la seconda edizione dell’incontro con la Cosfit (Comitato spontaneo imprese funebri italiane), nella quale si sono ritrovate gran parte delle imprese funebri calabresi che attendono l’approvazione della proposta di legge n. 280 che si trova in discussione in Commissione Sanità del Consiglio regionale e che vede come proponenti Baldo Esposito e Giuseppe Giudiceandrea, i quali per impegni istituzionali non hanno potuto presenziare all’incontro, ma che hanno esternato la loro “vicinanza al desiderio di legalità e al riordino di un sistema quale quello del settore funebre che ormai da decenni è allo sbando nella nostra regione e che versa in condizioni di illiceità che non posso pi perdurare”. I proponenti, hanno unificato delle proposte dopo le audizioni del 16 giugno creando una nuova proposta di legge, “capace di dare legalità, rispetto e dignità ad un settore tanto delicato. Le “imprese sane” della Calabria e il Comitato oltre ad aver ringraziato i proponenti e il presidente della Commissione Sanità Michele Mirabello hanno lodato “il lavoro certosino compiuto dai proponenti nel rispetto di tutte le norme nazionali sul settore funebre, sul lavoro, sulla sicurezza, sulla sanità e sui trasporti, poiché questa proposta di legge ha la capacità di qualificare in maniera semplice leggi nazionali già esistenti mettendo in un futuro, che noi ci auguriamo sia prossimo, nero su bianco una legge trasparente, semplice, sana e soprattutto costituzionale che sarà d’esempio alle altre regioni in un momento in cui alcune regioni si trovano ad effettuare modifiche necessarie a ciò che avevano precedentemente deliberato”. Il portavoce regionale Rocco Caliò, unico rappresentante del comitato, ha accolto tutte le imprese funebri che hanno aderito o meno al Comitato, agevolando il confronto e spiegando nel dettaglio il beneficio di questa proposta. La Cosfit lotta “da sempre contro la somministrazione illecita di manodopera attuata da pseudo cooperative, contro le imprese funebri che operano nel settore eludendo il mercato con noleggi non autorizzati, con contratti di appalto genuino che di genuino non hanno nulla e che nascondo anch’essi illiceità facilmente riscontrabili, lotta soprattutto per la legalità nel settore funebre e il controllo certificato di chi esercita in tale settore”. Nella seduta, oltre che dei requisiti delle imprese, si è parlato “dei trasporti, delle case funerarie, della cremazione e dispersione delle ceneri tema importantissimo nell’ultimo periodo, del riordino cimiteriale, della nascita di cimiteri animali essenziali in una regione che guarda avanti e soprattutto del sistema di organizzazione sanitario, obitoriale e di trasporto in entità di servizio di emergenza”. I partecipanti, che hanno espresso soddisfazione per l’andamento della riunione, hanno auspicato che “in tempi brevi il Consiglio regionale calabrese possa approvare la proposta voluta da tutte le imprese sane del comparto funerario regionale”. (Comunicato stampa)