Pronto un esposto denuncia proteso a fare piena luce circa le ragioni dei ritardi nei soccorsi a Roseto Capo Spulico.Il sindaco Rosanna Mazzia, adirata per l’evoluzione degli interventi, deve solo notificare l’atto per il tramite della locale stazione dei carabinieri alla Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari. Tre giorni di fuoco hanno raso al suolo interi uliveti e agrumeti, boschi, macchia mediterranea, civili abitazioni, aziende agricole. «Riteniamo ci sia stata una sottovalutazione nella pianificazione degli interventi. Il dramma si poteva evitare, tuona l’amministratrice, la potenza di fuoco violenta non poteva essere domata solo dal basso. L’intervento dei canadair, proprio per la conformazione dei luoghi, andava garantito». La Calabria brucia, regge la tesi secondo cui i canadair fossero impegnati su altri fronti? Secondo la Mazzia no. «Ciò non significa affrontare il fenomeno in maniera poco efficace, è evidente che la pianificazione andava fatta a monte. Su Roseto un intervento di poche ore nella prima giornata di fuoco avrebbe ridotto l’entità dei danni che oggi contiamo». Sul capitolo delle responsabilità e sulle ipotesi dolose degli incendi, l’amministratrice va giù duro :«Ci costituiremo parte civile contro gli eventuali responsabili!». Secondo la Mazzia è possibile che la causa sia il gran caldo, ma si dice quasi certa che a determinare gli incendi sia la mano dell’uomo.