Proseguono gli incendi nella zona di monte Paleparto, nel territorio di Longobucco. E’ inutile che Comune e Calabria Verde continuino a dire che si sta facendo il possibile. Se è vero questo, allora due sono le questioni: o siamo in carenza di personale o siamo in presenza di una forte e conclamata incapacità a saper gestire le emergenze. Si parla di prevenzione, è vero. Ma questa è una parola sconosciuta alle moderne amministrazioni, a qualsiasi livello. La manutenzione delle strade di montagna e dei boschi non esiste da decenni. Una volta finita l’opera di rimboschimento della Sila, sul finire degli anni ‘50 e gli anni ‘60, da allora in poi per la montagna è iniziato il lungo declino. Non c’è manutenzione. E i risultati, poi, sono quelli cui stiamo assistendo in questi giorni. Ricordiamo che siamo al 22° giorno di incendio in zona Paleparto: mai sia era dimostrata tanta incapacità nella gestione e nelle operazioni di spegnimento di un incendio boschivo. Calabria Verde ne tragga le dovute conseguenze. Anzi, lo facciano la Regione Calabria e il Presidente Mario Oliverio. Invece di fare intervenire l’Esercito Italiano (ma cosa li teniamo a fare questi nostri giovani m ilitari nelle caserme? Non siamo forse in presenza, in questo caso, di una catastrife naturale di portata immane? I militari li facciamo intervenire solo in occasione dei terremoti?), si continua a concischiare. Pochissimi uomini, per giunta nella maggior parte dei casi manco preparati a dovere, e pochissimi mezzi aerei. Il risultato è questo: oltre 2000 ettari di bosco andati in fumo. Distrutti. E dire che all’inizio il fuoco era gestibile. Lo hanno fatto diventare ingestibile. Si dovrebbero soltanto vergognare, i nostri amministratori regionali e di Calabria Verde. Bravi soltanto a fare parole. Siete delle nullità. Ne abbiamo, purtroppo, le prove.