Interessi di bassa lega dietro gli incendi che stanno devastando la montagna e gran parte del patrimonio boschivo. Pronta una denuncia alla Procura mente parte l’appello alla Regione Calabria e affinché si intervenga con le dovute precauzioni per porre fine ad un fenomeno che ha raggiunto ormai dimensioni esagerate. È il consigliere di Rossano Pulita Flavio Stasi a tornare sull’argomento, non esitando a “bacchettare” ancora una volta l’Amministrazione comunale di Rossano per aver impiegato gli operai forestali in altri compiti. “Deve esserci qualcuno che ha deciso di impiegare decine di operai forestali, per settimane e settimane, addetti alla prevenzione degli incendi, per la pulizia delle strade di qualche città della costa o, peggio ancora, per la pulizia di qualche spiaggia. Non si dica che ce ne siamo accorti adesso: in tutti i comunicati in cui abbiamo commentato il profondo degrado urbano della nostra città, abbiamo puntualmente stigmatizzato l’utilizzo di queste preziose forze lavoro…Non sappiamo se, qualora questo non fosse accaduto, il lavoro degli operai forestali avrebbe evitato tutti gli incendi, se ne avrebbe evitato una parte, se ne avrebbe semplicemente limitato i danni, ma riteniamo che i funzionari pubblici che hanno disposto queste misure siano corresponsabili di un disastro ambientale ed economico epocale, e stiamo quindi predisponendo una apposita denuncia che verrà depositata nei prossimi giorni presso la Procura della Repubblica”. Nel ringraziare “vigili del fuoco, polizia municipale, operai forestali, volontari di protezione civile, volontari spontanei” che “si stanno facendo in quattro per cercare di limitare i danni di una vera e propria tragedia”, Rossano Pulita chiede che “ora, si intervenga immediatamente per spegnere i focolai inarrestabili di Piana dei Venti e di Monte Paleperto, ma soprattutto chiediamo pubblicamente che venga disposta una norma regionale che impedisca la lottizzazione privata delle aree boschive colpite dagli incendi. Noi non crediamo alle teorie degli scemi di guerra e dei mitomani del fuoco, pertanto non stiamo insinuando nulla: siamo certi che dietro questi atti criminali ci siano interessi di bassa lega che la Regione Calabria, ci auguriamo, intenda arrestare una volta per tutte. È una sfida propositiva al governatore Oliverio: la pulizia delle enormi aree colpite dagli incendi non venga affidata ad alcuna ditta privata, non venga realizzata alcuna gara al riguardo. La pulizia sia gestita tempestivamente dal servizio forestale regionale ed il legname ricavato venga venduto direttamente sul mercato privato (con un prezzo ponderato) ed il ricavato venga impiegato per la riforestazione delle aree colpite. Ed è una sfida propositiva – conclude Flavio Stasi – anche alle tante aziende boschive serie ed oneste che lavorano nel mercato calabrese: si ribellino ai criminali dei boschi che non creano economia, bensì la distruggono”.