Incendio doloso al villaggio Sybaris e atti intimidatori: il caso passa alla procura antimafia di Catanzaro

L’incendio al Sybaris ha causato danni ingenti alla struttura. Gli investigatori hanno rinvenuto tracce di colpi di arma da fuoco sulle vetrate, oltre a una tanica contenente liquido infiammabile. Il fascicolo relativo a questo grave episodio è stato ora trasmesso alla procura antimafia di Catanzaro. L’impiego di un’arma da fuoco calibro 12 suggerisce un’azione mirata e premeditata, aumentando le preoccupazioni per una possibile connessione con il mondo criminale.

Non solo l’incendio al villaggio Sybaris ha destato l’attenzione degli investigatori, ma anche la scoperta di un altro atto intimidatorio nei confronti di una casa ubicata nel complesso Junco, ai laghi di Sibari. In questo caso, sono state rinvenute scritte minatorie che indicano chiaramente un intento intimidatorio. Il Sybaris  era stato sequestrato nel 2007 e successivamente confiscato. Successivamente a seguito di una pronuncia della Corte di appello di Catanzaro, la famiglia Costa, legittima proprietaria del villaggio, aveva ottenuto la revoca della confisca e l’ordine di restituzione della struttura.

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