Le indagini traevano origine all’indomani di un terribile incendio che aveva devastato un’abitazione nel cuore del centro cassanese ad inizio dicembre. I Carabinieri della Tenenza di Cassano all’Ionio, grazie all’escussione di diversi testimoni ed alla ricostruzione, con l’apporto dei Vigili del Fuoco, della dinamica dell’incendio appuravano la dolosità dell’evento, riconducendo l’origine del gesto all’odierno arrestato. In particolar modo i militari sentivano approfonditamente i parenti più stretti dell’indagato, appurando un quadro di inaudita violenza che quest’ultimo poneva in essere ormai da diverso tempo verso la propria madre disabile ed il fratello più giovane. In particolar modo periodicamente si rivolgeva a loro, con minacce, per ottenere somme di denaro e qualora le sue richieste non fossero state soddisfatte completamente, era arrivato a percuoterli ed a distruggere qualsiasi cosa gli fosse capitata sotto mano nell’abitazione. Per paura i parenti avevano sempre assecondato le richieste estorsive di R.V., il quale era diventato nel tempo più aggressivo, arrivando a minacciare il fratello con un coltello in mano, oppure, negli ultimi tempi, arrivando a pretendere addirittura 400 dei 500 euro della pensione mensile della madre. L’apice di tale violenza veniva raggiunta quando, poco prima dell’incendio dell’abitazione, il figlio si era avvicinato alla madre sul letto affermando che era arrivato il suo momento e che avrebbe bruciato la casa e lei all’interno: poco dopo si sprigionava il terribile incendio, dal quale la madre veniva messa in salvo solo grazie alla prontezza dei suoi parenti che la portavano fuori dall’abitazione.
Sulla base delle risultanze investigative conseguite dai Carabinieri di Cassano all’Ionio e su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari, il G.I.P. disponeva nei confronti dell’uomo la misura cautelare della custodia in carcere, poiché le numerose aggressioni fisiche e verbali, le angherie poste in essere dall’indagato nei confronti della madre e del fratello hanno dato vita ad un vero e proprio sistema di vita doloroso ed avvilente delle vittime […] e denotano un’indole particolarmente aggressiva e prevaricatrice, insensibile ai doveri imposti dal vincolo familiare, nonché spregiudicatezza ed indifferenza rispetto alle conseguenze del proprio agire. (comunicato)