Si ipotizzano i reati di tentata estorsione e incendio
È stato notificato a G.G. e V.G., entrambi rossanesi e difesi dal penalista Avv. Francesco Nicoletti, un decreto di perquisizione locale e sequestro nell’ambito dell’inchiesta tesa a fare luce sull’incendio che, lo scorso dicembre 2017, colpì il “Lula Paluza”, rinomato locale ricettivo sul lungomare di Rossano.
Nello specifico si tratta del procedimento penale iscritto presso la Procura della Repubblica – Tribunale di Castrovillari per i delitti di tentata estorsione e incendio in quanto ignoti, la notte del 15 dicembre 2017, al fine di procurarsi un ingiusto profitto derivante dall’assegnazione del bando di “Gara di Tutela e Valorizzazione delle Aree Sociali” per l’affidamento della gestione area verde sita in Viale Mediterraneo di Rossano, davano fuoco al “Lula Paluza”, lido balneare e ristorante-pizzeria.
Il decreto notificato ai due rossanesi è motivato sulla scorta degli accertamenti svolti dalla Polizia Scientifica mediante la visione delle telecamere di sorveglianza installate nei pressi dello stabilimento, dalle cui immagini emergerebbe una compatibilità tra le caratteristiche fisiche dei soggetti che hanno dato fuoco al “Lula Paluza” e quelle delle persone destinatarie del decreto di perquisizione locale e sequestro.
I FATTI Nelle prime ore del 15 dicembre 2017 era divampato l’incendio che, propagandosi rapidamente, aveva mandato in fumo la parte interna del locale. L’episodio ha suscitato grande clamore sul territorio, dando vita anche ad un coro di reazioni e di prese di posizione.
(comunicato stampa)