I contenuti del Piano di Prevenzione possono essere realizzati attraverso l’implementazione dei sistemi di prevenzione aziendali ed il miglioramento dell’azione di tutela della salute e della sicurezza da parte dei destinatari delle norme attualmente vigenti.
Per la realizzazione di questi obiettivi, si rende necessario la promozione di un approccio istituzionale di tipo proattivo, orientato al supporto dei sistemi di prevenzione delle imprese e ad un nuovo approccio culturale del mondo del lavoro più in generale. In tale ambito si prefigura la possibilità di sperimentare su più larga scala un modello di assistenza alle aziende agricole attraverso la conduzione di Piani Mirati di Prevenzione, che tengano in considerazione le indicazioni emerse dalle esperienze storiche già sviluppate a livello nazionale negli ultimi due decenni ed integrandole con un percorso mirato che può essere considerato innovativo per la nostra regione. In tale contesto si è convenuto di sperimentare, nel territorio della provincia di Cosenza, d’intesa con l’associazione “ANGA” Giovani Imprenditori Agricoli di ConfAgricoltura e l’INAIL Nazionale settore Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (DiMEILA), il PMP “prevenzione in campo: coltivare la sicurezza” che realizza, con una modalità del tutto innovativa, un modello territoriale partecipativo di assistenza e supporto alle imprese per la prevenzione dei rischi e per la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro.
Il Piano Mirato, che come detto si inserisce nelle attività del Piano Regionale di Prevenzione 2016/2019, Programma I e IV, per come è stato definito nel confronto con l’INAIL Nazionale, settore DiMEILA, e l’associazione “ANGA”, risulta articolato nelle seguenti azioni:
Informativa al Comitato ex art. 7 del 05/06/2018: presentazione del Piano Mirato di Prevenzione in agricoltura da realizzare con l’associane ANCA Calabria alla quale aderiscono i giovani Imprenditori Agricoli di ConfAgricoltura “prevenzione in campo: coltivare la sicurezza”
- Sottoscrivere il protocollo d’intesa con l’Associazione “ANGA”
- Seminario di presentazione degli obiettivi del PMP del 22/06/2018 “all.1”
- Sviluppo delle attività:
- Censire le aziende che aderiscono al Piano:
- Consegna delle schede di autovalutazione “all. 3”
- Consegna delle schede di rilevazione dei bisogni formativi per le aziende
- Consegna delle schede di rilevazione dei bisogni formativi dei consulenti e degli esperti
- Incontro formativo con le imprese ed i consulenti:
- resoconto delle criticità esistente nel settore agricolo
- predisporre un piano di adeguamento
- focus sul processo di valutazione dei rischi, sulla redazione del DVR e sulla documentazione necessaria
- focus sulla sicurezza delle attrezzature, delle macchine e degli impianti maggiormenti presenti ed utilizzati nel settore agricolo
- Incontro informativo con i lavoratori/RLS per la verifica del livello di consapevolezza dei lavoratori in relazione alle politiche di prevenzione e protezione anche attraverso la somministrazione di una scheda di autovalutazione
- Predisposizione di un quaderno informativo
- Incontro per la valutazione dei livelli di conoscenza conseguiti e condivisione delle “buone pratiche” riconducibili al Piano Mirato di Prevenzione: il valore dell’esperienza fatta
- Seminario di presentazione dei risultati raggiunti e della opportunità di replicare il PMP anche con altre imprese ed in altri territori
- conclusione del PMP
Nel corso della realizzazione, il Piano, inoltre, è aperto alla collaborazione Istituzionale di INPS e ITL per la parte di propria competenza.
Il Piano viene realizzato nel corso di 12 mesi a cavallo degli anni 2018/2019. Ha inizio nel mese di giugno 2018 e si conclude, di norma, entro il 30/05/2019
L’obiettivo è quello di promuovere e sperimentare, secondo un modello condiviso, una modalità di intervento dei Servizi di prevenzione che mira a coniugare le attività di assistenza con quelle di vigilanza nelle azioni di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nel comparto agricolo.
Conclusa l’esperienza nella provincia di Cosenza, l’attività, sulla base dei risultati conseguiti, potrà essere replicata in altre province della nostra regione. (comunicato)
Il Referente SPISAL del PMP Il Direttore SPISAL
- Leonardo Lione dott.ssa Carmela Cortese