Vertenza Sibaritide: prima udienza davanti al Tribunale di Castrovillari. Prossima iniziativa la presentazione di una petizione popolare alla Camera e Senato contro le carenze infrastrutturali. Si è tenuta la prima udienza davanti il Tribunale di Castrovillari: si sono costituiti i Ministeri delle Infrastrutture e Giustizia, la Presidenza del Consiglio, l’ANAS e RFI – Rete Ferroviaria Italiana. Con articolate memorie i convenuti hanno formalizzato le loro difese, in relazione alle denunciate gravi carenze infrastrutturali nella Sibaritide e nella fascia Ionica, nella vertenza giudiziaria promossa da P.C., con il patrocinio dell’avv. Pasquale Catalano.Il Giudice, dopo aver verificato la regolarità del contraddittorio ha dichiarato la contumacia della Provincia di Cosenza, Regione Calabria, Ferrovie dello Stato e Treni Italia, invitando le parti a fornire deduzioni sulla preliminare eccezione di incompetenza, per l’udienza del 13.7.17. La RFI, nel proprio scritto difensivo, dopo aver predisposto un sommario elenco dei suoi oneri, afferma di non avere alcuna autonomia nella realizzazione di opere ed infrastrutture se non previa determinazione dello Stato che si manifesta tramite Contratti di Programma, ritenendo quindi di non ravvisare alcuna sua responsabilità in merito ad eventuali carenze locali. L’Anas, con un excursus storico degli interventi effettuati sulla SS 106 Jonica, si è soffermata sui più recenti interventi aventi ad oggetto la realizzazione di rotatorie e di nuovi sistemi di illuminazione per ogni intersezione rotatoria realizzata ed asserendo inoltre di intervenire annualmente con la manutenzione degli ammaloramenti del manto bituminoso e con lavori di ripristino del piano viabile. L’avvocatura distrettuale, per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero Infrastrutture e Giustizia, sottolineando come l’adeguatezza della scelta legislativa della soppressione del tribunale di Rossano sia già passata al vaglio della Corte Costituzionale. Purtroppo è da rilevare ancora l’assordante silenzio della Regione Calabria, oltre che di Trenitalia e Ferrovie dello Stato. Quanto alla Regione Calabria si ritiene che abbia l’obbligo di dare risposte su tali problemi e non è tollerabile che rimanga totalmente indifferente ed estranea alla problematica. La vicenda sfocerà prossimamente nella redazione e presentazione di una petizione popolare sul deficit infrastrutturale di questo territorio, sia alla Camera che al Senato.