I provvedimenti emessi dalla Giunta Oliverio in materia di Rifiuti nei primi anni di legislatura sono in totale continuità con la giunta Scopelliti, ovvero continuano a finanziare spregiudicatamente, sempre col pretesto dell’emergenza, il sistema di potere non estraneo ad interessi politico-malavitosi così chiaramente descritto dalla Commissione Pecorella.
Il ridicolo bando per l’esportazione di rifiuti all’estero che regala ad aziende amiche 200 milioni di euro in due anni ha rappresentato, negli anni scorsi, l’apice della vergognosa gestione di un settore che ha sottratto alle tasche dei calabresi almeno 2 miliardi di euro con risultati indecenti. Ed infatti il comitato in difesa di bucita, nel Febbraio 2014, ha avviato contro Scopelliti, Pugliano e Gualtieri ,una mobilitazione decisa per il ritiro di questo bando che farebbe arrivare nella sibaritide tutti i rifiuti tal-quale della provincia di Cosenza, invadendo Bucita, la zona industriale di Sant’Irene ed il porto di Corigliano Calabro. Dopo 32 giorni di presidio e 2 manifestazioni, la regione retta dal centrodestra ha ben pensato di ritirare il bando della vergogna.
È davvero incredibile che, dopo una campagna elettorale fatta da slogan importanti come “rifiuti zero” e da promesse di collaborazione, la Giunta Oliverio riproponga questo obbrobrio epocale, da ogni punto di vista: finanziario, normativo, ambientale.
Pensare che lo stesso Oliverio, proprio nel 2014, prese posizione contro la Regione e chiese, insieme al tutto il Consiglio Provinciale da lui presieduto, il ritiro del bando. Forse il governatore venuto da San Giovanni crede di avere la dote di trasformare la ruggine in oro, ma non è così: la Regione Calabria deve ritirare immediatamente questo bando senza se e senza ma. Questo territorio ha già offerto al sistema rifiuti regionale tre discariche ed un impianto consortile, abbiamo già dato.
In attesa di provvedimenti inequivocabili che interrompano questo processo, il comitato in Difesa di Bucita avvia la mobilitazione convocando per sabato 20 Febbraio una prima assemblea pubblica presso il bivio Amica-Paludi a Rossano. All’assemblea pubblica è invitata tutta la cittadinanza, le associazioni, i movimenti, le organizzazioni dei lavoratori e di categoria, le compagini politiche e tutti i cittadini della Sibaritide che ritengono di non dover vivere in un posto trasformato nella pattumiera della Calabria.
Infine invitiamo i cittadini e le aggregazioni che due anni fa avevano dato vita al Comitato per la Tutela del Territorio di Corigliano a riorganizzarsi per difendere insieme il territorio ed il Porto.