ROSSANO – «Mortificare un territorio è atto gravissimo. I proclami ci avevano spiazzato ed invece il contenuto del comunicato diramato dall’Amministrazione comunale è stato inequivocabile. Aver proposto di mantenere parte dei servizi del centro medico legale presso l’INPS con sede a Rossano, nello specifico gli under 18 e gli over 75, oltre a particolari categorie delle quali non si conosce se esista un elenco che le classifichi tali, o se è invece discrezione di qualcuno tale definizione, ha significato nei fatti un depotenziamento della struttura».Il capogruppo consiliare e coordinatore regionale di Fdi-An, Ernesto Rapani, tuona contro l’ennesima violenza perpetrata ai danni di questo territorio.«L’operazione è studiata a tavolino – insiste – e potrebbe servire, un domani, per giustificare la chiusura dell’agenzia rossanese dell’istituto di previdenza, poiché non avrebbe più i numeri per giustificarne la sua permanenza, in considerazione del fatto che la fascia d’età più corposa, quella che va dai 19 al 74 anni, dovrebbe recare a Cosenza per poter usufruire del servizio. Non si considera, tuttavia, che questa è la fascia età che ricorre a invalidità pensionabile, visite fiscali ambulatoriali, revisioni, e sono questi i servizi che fanno perdere la funzione medico legale perché riducono il lavoro per oltre il 60%.»Rapani esprime poi grande soddisfazione per la risposta offerta dal territorio e dai primi cittadini presenti in Consiglio comunale a Rossano.«La presenza dei sindaci anche dei comuni montani che hanno manifestato il disagio per i propri cittadini ed espresso solidarietà a Rossano, attraverso una forte manifestazione unica di intenti a tutela dei diritti del territorio jonico e presilano, dovrebbe fungere da ulteriore sprono per tutti. Per questi proponiamo di continuare nella protesta, in ogni forma ed a qualunque livello, a partire da un deliberato unico approvato dalle 35 amministrazioni che ricadono nella giurisdizione dell’Inps di Rossano. Un documento utile a chiedere formalmente un incontro al Ministro Poletti, al presidente dell’Inps Boeri, finalizzato a chiedere il mantenimento del centro medico legale e di ogni altro servizio, così come esistente alla data odierna e senza alcun tipo di riorganizzazione». «Qualora non dovessimo ricevere risposte esaustive, Fdi-An e Terra Nostra – prosegue Ernesto Rapani – propongono al territorio di impugnare nelle opportune sedi giudiziarie, l’eventuale provvedimento di riorganizzazione dell’Inps, se approvato dal presidente Boeri, in quanto per come sostiene il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al dirigente non sono attribuiti questa tipologia di poteri dall’ordinamento statale. L’eventuale riorganizzazione, infatti, è compito esclusivo del Ministero dell’Economia e delle Finanza di concerto con il Dipartimento della Funzione Pubblica. Qualora dovessimo essere costretti – termina il capogruppo di Fdi-An – saremo pronti a scendere in piazza e raggiungere le sedi opportune per far sentire la voce del territorio a tutela dei propri diritti».(comunicato)