Il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, si è reso interprete delle realtà imprenditoriali italiane nell’Emiciclo di Bruxelles, intervenendo ufficialmente ai lavori della quarta edizione del Parlamento Europeo delle Imprese che hanno avuto come tema portante “Business needs Europe – Europe needs Business”.
Nel corso dell’evento, organizzato da Eurochambre, associazione europea delle Camere di Commercio, in collaborazione con Unioncamere nazionale, il Presidente Algieri ha riportato ai presenti le opportunità che possono avere tutte le imprese utilizzando i canoni dell’Economia Circolare.
Un intervento tenuto nel Parlamento Europeo alla presenza di 750 imprenditori provenienti da 45 Paesi europei, che hanno potuto ricoprire per l’occasione il ruolo di eurodeputati per un giorno.
L’importante manifestazione rappresenta una grande opportunità per tutti gli imprenditori italiani, essendo l’evento di Bruxelles un concreto motivo di incontro e di scambio di nuove sinergie tra gli attori territoriali locali e quelli delle realtà europee.
Nel corso del suo intervento, il Presidente Algieri ha messo in evidenza quanto l’Unione Europea giochi un ruolo decisivo nella guida verso le possibilità di crescita e competitività delle imprese comunitarie, anche se questo potrebbe significare un aumento degli oneri amministrativi e finanziari.
“Gli imprenditori europei sono influenzati fortemente dalla crescente scarsità di risorse naturali e delle materie prime – ha sottolineato Klaus Algieri nel suo intervento al Parlamento Europeo – elementi principali e fondamentali del fare impresa. Per queste ragioni è necessario assicurare un ciclo economico circolare molto performante, in cui i rifiuti possono diventare un’importante risorsa da utilizzare per creare sviluppo. Tuttavia, trasformare dal punto di vista circolare i comportamenti dei cittadini europei nell’ambito del consumo e della produzione richiederà profondi cambiamenti nel tessuto sociale quanto in quello produttivo. Bisognerà continuare a sensibilizzare i consumatori a effettuare scelte ponderate – conclude Algieri –, mentre i produttori dovranno essere messi nelle condizioni di ottenere un migliore accesso alle materie prime definite secondarie, come ad esempio i rifiuti”.
Uno dei pilastri dell’economia circolare è rappresentato proprio dalla conoscenza della filiera di produzione e di gestione dei rifiuti. Oggi chi gestisce e trasporta rifiuti viene censito in base a una normativa europea.
In Italia, grazie all’impegno delle Camere di Commercio, sono messi a disposizione degli albi altamente telematizzati, che sono uno strumento di trasparenza e qualificazione della filiera dei rifiuti e che garantiscono un sistema di contabilità degli stessi attraverso delle modalità uniformi di raccolta e di analisi dei dati.
Nel suo ambizioso pacchetto di misure, l’obiettivo principale dell’Unione Europea è quello di ripensare lo sviluppo del sistema produttivo. Per farlo dovrà però ragionare con una logica che valorizzi quanto già sviluppato sino a ora nei singoli Paesi.
L’Italia, attraverso le Camere di Commercio, riesce già a integrare le informazioni economiche del Registro delle Imprese con quelle dei Registri Ambientali: due sistemi informativi telematici, che possono scambiarsi informazioni, garantendo la conoscenza dell’intero sistema produttivo di filiera.
Come affermato da Algieri nel corso del suo intervento, “una best practice da portare, non appena possibile, a livello di modello europeo”.
Ai lavori del Parlamento Europeo delle Imprese hanno partecipato: il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz; il Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk; il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker; il Segretario di Stato e Plenipotenziario del Governo della Slovacchia per il semestre di Presidenza UE, Ivan Korcok.