PALUDI. Filiera corta e prodotti a km0 devono e possono essere la risposta sostenibile ed intelligente al carovita. Ormai dovrebbero saperlo anche i bambini: tagliando su trasporto e altri passaggi della catena commerciale, si abbassa il prezzo e si guadagna in qualità e tutela dell’ambiente. Questo cambio di approccio e mentalità per una delle regioni più biodiverse d’Europa dovrebbe essere accompagnato e sostenuto dagli enti locali. Bisogna ritornare a programmare l’economia dei territori: solo in questo modo ci può essere quella certezza del futuro tanto cara all’imprenditoria e rilevante per la crescita dei consumi.
È quanto dichiara Luca Fonsi dell’omonima e plurisecolare azienda di Paludi, unici produttori in provincia di Cosenza del Pecorino Crotonese Dop e l’unico biologico dell’intera filiera, tra i protagonisti, nei giorni scorsi, insieme a migliaia di agricoltori da tutt’Italia, del villaggio contadino di Coldiretti al Circo Massimo a Roma.
L’esperienza imprenditoriale e familiare di contrada Unna, attiva sul territorio dal 1765, pronta alla nuova stagione olivicola 2023, ha partecipato anche all’evento Risonanze Brettie, l’azione culturale giunta alla sua IX edizione che si propone di valorizzare e promuovere Castiglione di Paludi, il più importante sito italiano di architettura militare d’epoca greca, uno dei 100 Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria Straordinaria.
Il Pecorino Crotonese Dop Fonsi è stato utilizzato come ingrediente principe ed in abbinamento con altri sapori per la realizzazione di ricette speciali, tutte legate al territorio.
Dalla declinazione dolce, con la focaccia con extravergine d’oliva, pecorino Crotonese, miele e ricotta al primo pensato dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Majorana guidato dal Dirigente Scolastico Saverio Madera che per la serata, molto partecipata, ha proposto il riso Carnaroli di Sibari con clementine e pecorino crotonese.
comunicato stampa