Il Comune di Cassano all’Ionio parteciperà, a Locri, martedì prossimo, 21 marzo, alla XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai-Responsabilità Sociale e la Conferenza Episcopale Calabra e sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Lo ha fatto sapere il Sindaco di Cassano Giovanni Papasso che, insieme ai suoi collaboratori, sta predisponendo due pullman per garantire la presenza delle rappresentanze degli amministratori, delle scolaresche, delle associazioni, dei cittadini e di chiunque voglia partecipare.
In questo giorno non si può non pensare alle vittime innocenti cassanesi, persone perbene, padri di famiglia, umili lavoratori che si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Anche la storia di Cassano trasuda sangue di vittime innocenti e, se mi fermo a pensare, non posso non volgere un pensiero a Salvatore Oliva, a Fazio Cirolla, a Betty Toussa e al piccolo Cocò, ma come loro anche a molti altri. Nomi semplici di persone semplici che rappresentano ognuno di noi, del nostro vissuto. Anche chi non era nato e non ricorda gli omicidi più antichi di memoria, grazie a queste giornate può conoscere la storia di queste persone.
Il nostro impegno da uomini prima, e da amministratori poi, è costante e continuo a contrastare la mafia e ogni forma di violenza e devianza che da essa può derivare e si può insidiare in un tessuto sociale. Cassano, in questa occasione, come ogni volta che è chiamata a dire No ad ogni forma di violenza, dimostra di voler essere al fianco dei deboli e delle Stato combattendo in prima linea contro i soprusi e contro l’illegalità. Mi auguro che questa giornata del 21 marzo possa essere la primavera del riscatto e della riscossa per i più deboli, per poter combattere e trovare una soluzione per debellare la ‘ndrangheta riuscendo a garantire l’affermazione della legalità e dello Stato.
Bisogna sottolineare” dice Papasso “non solo simbolicamente, che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del «noi» non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.
(fonte: comunicato stampa)