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La comunità rumena si mobilita per il diritto di voto, ma la sede designata inaccessibile a molti

A Corigliano-Rossano cresce il disagio tra i cittadini di origine rumena, protagonisti di una battaglia di civiltà: esercitare il proprio diritto di voto alle prossime elezioni presidenziali. Ma a minare l’entusiasmo è un ostacolo pratico e concreto: la sede elettorale designata dal Comune risulta, nei fatti, inaccessibile alla maggior parte degli elettori.

A denunciarlo è Carmen Florea, mediatrice culturale e punto di riferimento della comunità:
«La sede indicata si trova in una zona difficile da raggiungere per chi vive nell’area urbana di Corigliano, nella Piana di Sibari e nei paesi albanesi. Parliamo proprio dei territori dove risiede la maggior parte degli aventi diritto».

Il problema non è solo logistico: molti cittadini non dispongono di mezzi propri e i collegamenti pubblici non garantiscono un servizio utile. Il rischio è che un’iniziativa nata all’insegna della partecipazione democratica si trasformi in un’esclusione silenziosa.
«È necessario – insiste Florea – individuare una nuova sede più vicina e accessibile. Confidiamo in una risoluzione rapida da parte dell’amministrazione, a tutela di chi ha creduto e sostenuto questo progetto».

Il disagio cresce, il tempo stringe. E una comunità intera aspetta risposte.

REDAZIONE i&c

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