La Costituzione tra i banchi: un confronto tra studenti e futuro del Sud | VIDEO

Nella cornice dell’Aula Magna del liceo classico G. Colosimo-Bruno di Corigliano Rossano, gli studenti hanno avuto l’opportunità di dialogare con esponenti di spicco del mondo giuridico e istituzionale sul tema della Costituzione e del suo rapporto con l’attualità. L’evento, dal titolo «Gli studenti incontrano la Costituzione», è stato aperto da Edoardo Giovanni De Simone, dirigente scolastico dei licei G. Colosimo – F. Bruno, che ha introdotto gli ospiti presenti, tra cui Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia. Il dibattito, moderato da Fabrizio Frullani, vice direttore del TG2 RAI, ha visto la partecipazione di Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale, con una Lectio Magistralis sulla Carta fondamentale italiana. Il dialogo tra studenti e istituzioni ha affrontato temi di grande attualità, sollecitati dalle domande dei ragazzi: tecnologia, innovazione, intelligenza artificiale, immigrazione, lavoro, autonomia differenziata sono stati i principali argomenti trattati. Con spirito critico e curiosità, i giovani hanno chiesto al presidente Baldassarre come questi elementi in rapida evoluzione possano trovare spazio e regolamentazione nella Costituzione italiana. Baldassarre, visibilmente colpito dalla profondità delle domande, ha dichiarato: «Sono state domande molto ben congegnate, profonde, che denotano una riflessione. Questo mi ha colpito molto favorevolmente. Tutte le domande erano molto interessanti e riguardavano l’attualità e il rapporto con la Costituzione, e sono davvero soddisfatto di questo dibattito».

 

L’innovazione e l’intelligenza artificiale: una sfida per il diritto costituzionale

Tra le domande che hanno maggiormente stimolato l’interesse del presidente Baldassarre, spicca quella sull’intelligenza artificiale, tema che, come ha affermato lo stesso, pone sfide ancora aperte per il sistema giuridico e costituzionale italiano. «Non siamo preparati – ha ammesso – a integrare queste novità nella Costituzione, ma dovremo farlo una volta che avremo capito meglio gli effetti che l’intelligenza artificiale produrrà nella società». Baldassarre ha inoltre sottolineato l’importanza dei valori fondamentali della Costituzione – libertà, eguaglianza, diritto al lavoro – come elementi centrali per i giovani, specie in un periodo segnato da disvalori. «La Costituzione può e deve essere una bussola» ha affermato, «ma per esserlo deve essere condivisa da tutti. Se una parte mette in discussione la legittimità dell’altra, si rischia di minare la Costituzione stessa». Sulle attuali tensioni tra politica e magistratura, Baldassarre ha espresso la sua preoccupazione per il funzionamento della separazione dei poteri in Italia. «La separazione dei poteri funziona male, bisogna fare uno sforzo per ritornare al sistema delineato dalla Costituzione, dove ogni potere è autonomo ma concorre all’equilibrio generale». In merito alla proposta di separare le carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti, Baldassarre si è dichiarato favorevole, ritenendo che «in tutti gli stati democratici esiste, e il fatto che l’accusa sia parte dello stesso corpo di chi deve giudicare è una situazione anomala dal punto di vista dei principi democratici».

Antonello Colosimo: «Onoriamo il sogno educativo di mio padre»

Tra i presenti anche Antonello Colosimo, presidente della sezione del controllo della Corte dei Conti per l’Umbria, oltre a essere figlio di Giovanni Colosimo, al quale il liceo è intitolato. Ha ricordato con commozione la figura del padre Giovanni, uno degli educatori più amati e rispettati della Calabria. «Qui c’è mio padre, c’è la storia della mia famiglia, c’è la storia di un uomo che ha dedicato oltre 70 anni alla formazione dei giovani. Sapere che in questa iniziativa i giovani hanno risposto in maniera straordinaria è una grande soddisfazione» ha dichiarato Antonello Colosimo. Richiamando l’impegno educativo della famiglia, Colosimo ha esortato i ragazzi a mantenere viva la curiosità e l’impegno civico, sottolineando il dovere delle generazioni precedenti di trasmettere valori ed esperienze. Tra le domande che lo hanno colpito maggiormente, ha ricordato quelle sul reddito di cittadinanza, la fecondazione assistita e l’autonomia differenziata. «I ragazzi seguono, sono attenti, presenti nel dibattito quotidiano. Abbiamo il dovere di donare a loro quello che abbiamo imparato, affinché possano diventare i cittadini e i governanti del domani». Alla domanda su come immagina la Calabria del futuro, Colosimo ha risposto con parole di speranza: «Assolutamente migliore, certamente molto migliore di quella che abbiamo visto nel passato. Una Calabria che ha voglia di riscattarsi, consapevole della propria storia, con dignità, onore, orgoglio e passione». Colosimo ha voluto ribadire il profondo legame della regione con le sue radici greche, che considera parte fondante di un’identità da preservare e valorizzare.

Nino Foti: «I giovani al centro per una Calabria che cresce»

Tra gli intervenuti anche il presidente della Fondazione Magna Grecia, Nino Foti, che ha evidenziato la centralità dei giovani e del loro legame con il territorio. «Molte delle domande erano spontanee e sottolineano il bisogno di conoscenza dei ragazzi», ha affermato Foti, lodando anche la semplicità e l’efficacia con cui il presidente Baldassarre ha saputo interpretare le loro esigenze di apprendimento. In occasione del quarantesimo anniversario della Fondazione, Foti ha ribadito l’impegno per la sensibilizzazione alla Costituzione e per lo sviluppo del Mezzogiorno attraverso un ciclo di incontri formativi. «Il nostro obiettivo», ha spiegato, «è promuovere le competenze e le capacità dei giovani affinché possano contribuire al proprio territorio senza sentirsi obbligati ad andare altrove». Un progetto che si fonda sul valore del capitale umano, mirando a preservare la cultura e le tradizioni locali per costruire un futuro consapevole delle proprie radici storiche. Il presidente Foti ha ricordato come la storia della Calabria, terra della Magna Grecia, sia un simbolo di incontro culturale e intellettuale. «Qui, vicino a Sibari, esisteva un terreno fertile non solo per l’agricoltura, ma per l’intelligenza e la creatività», ha detto, facendo riferimento al passato glorioso di queste terre e all’influenza dei greci antichi, capaci di fecondare culturalmente il territorio calabrese. Foti ha poi affrontato le problematiche strutturali della regione, sottolineando l’importanza di migliorare le infrastrutture, che considera un passo fondamentale per superare le divisioni interne all’Italia. «La Calabria vive in una perenne emergenza, sia strutturale che infrastrutturale. Senza collegamenti adeguati e una mobilità efficiente, l’Italia rimarrà divisa in due», ha osservato, evidenziando come il miglioramento dei trasporti sia strettamente legato alla crescita economica e all’occupazione.

 

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