“Il nuovo gioco di realtà aumentata, Pokemon Go, sta facendo impazzire il mondo, mostrandoci immagini di persone di tutte le età vagare a capo chino per le strade come degli “zombie”. Una situazione che crediamo sia veramente allarmante e drammatica”.
È quanto denuncia il Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani (UGCI) di Rossano, Graziella Guido, intervenendo su uno dei fenomeni più discussi degli ultimi mesi.
“Pokèmon Go è un’applicazione che ha già milioni e milioni di downloads – sottolinea Guido – collegata alla geolocalizzazione GPS possibile solo con Google Maps, che utilizza la realtà aumentata e consente ai giocatori, attraverso la videocamera dello smartphone, di andare realmente in giro per le strade a caccia di pocket monsters virtuali. Quella che in prima battuta potrebbe sembrare un’idea geniale per scollare dalla poltrona i dipendenti da monitor e consolle varie, si rivela invece, in alcuni casi, persino pericolosa, specie per i più giovani che non capiscono quanto la geolocalizzazione sia rischiosa. Come nel caso delle 11 adolescenti adescate e derubate nel Missouri, per non parlare dei pericoli alla guida dell’auto, e degli incidenti già avvenuti. Questi sono solo alcuni dati – continua – tanto per dare l’idea della maestosità dell’ultimissima pazzia di massa, dove a venire definitivamente schedati, analizzati, controllati e catturati sono gli ignari giocatori, e non i Pokèmon. Sono d’accordo con le affermazioni di qualche giorno fa del Vescovo di Noto, Mons. Staglianò, il quale, preoccupato dai risvolti del fenomeno sulla società, ha annunciato azioni legali contro i creatori di questa applicazione.
Noi della sezione dei Giuristi Cattolici di Rossano, ci attiveremo e promuoveremo iniziative legali, nonché sociali, e mirate ad approfondire l’argomento per informare e sensibilizzare i giovani su quella che potrebbe diventare seriamente la deriva sociale definitiva dell’umanità”.