Decenni insieme e tante cose belle e brutte vissute dallo stesso punto di osservazione senza bisogno di misurarlo, più lungo o più corto che fosse si trovava sempre lì, tra noi, col massimo d’intelligenza del pensiero mediato.
Non è facile costruire amicizie del genere, le auguro a chiunque abbia voglia di cimentarvisi, impresa ardua e amorosa, sempre in divenire viaggiando, ormeggiando, correggendo sempre insieme sul medesimo veliero, senza abusare delle grandi passioni ma con un saggio e acuto assemblaggio di esperienze fatte e sognate dentro e fuori con intimità e sempre mettendo tra noi il vero non dubitabile nella convinzione che il rovescio del vero, non è la bugia ma la menzogna.
Si era costruito tra noi in decenni, nei concerti con altri, a volte simili a volte opposti, nei vuoti parlanti, nei lunghi silenzi, negli sguardi, il dialogo eterno dove c’è vita e anche morte, coscienza e religione, politica e ed etica immaginando un altro luogo di Dio fatto di Luce.
Mio amato Saverio, è stato bello vivere le nostre come cammino attraverso tante altre vite, è stato bello e so che un pensiero, in questi giorni tuoi di sofferenza, è stato anche per me e ne sono fiero pur se con le lacrime agli occhi e la pena nel cuore.
Mi starai aspettando già da quel Dove. Da quel sarà. Da quel non luogo che non ci ha mai dato tormenta ma serenità come per tutti coloro che in vita hanno amato e sono stati amati.
Alla sempre fortissima Marisa, ai figlioli Oscar Mauro Alessia sappiate, sapete che siamo con Voi oggi come sempre.
Amerigo Minnicelli