Crescono i contagi da #COVID all’interno della nostra città, molti sono dovuti al lassismo degli ultimi tempi, al poco rispetto delle regole, al menefreghismo di alcuni, soprattutto dei più giovani che, vista l’età, si sentono sicuri, forti e invincibili, fregandosene di tutto e di tutti purtroppo.
A tal proposito, voglio lasciare a voi cari amici, quello che è stato per me il COVID.
Voglio iniziare dicendo che il COVID non me lo sono cercato, ho sempre adottato per mio conto tutte le protezioni che il caso richiedeva ma, purtroppo, me lo sono beccato ugualmente.
Il COVID è come un mostro che ti stritola tra i suoi tentacoli, i muscoli ti fanno male, l’aria non ti basta mai, la febbre ti debilità fino a rendere difficili quelli che sono i movimenti più comuni e facili del quotidiano.
E mentre il fisico subisce gli effetti della malattia, la mente soffre pensando a tutto ciò che ti circonda: Moglie, Figli, Genitori…
Affetti che non sai come interagiranno al contagio, che non puoi aiutare, con cui non puoi comunicare, ai quali spesso non puoi stringere neanche la mano, vivendo con il pensiero angosciante, che potrebbe essere l’ultima volta.
Il Covid ti colpisce tante volte, quando ti infetta, quando ti isola privandoti della tua vita, quando ti toglie la possibilità di piangere, quando a volte, ti toglie tutto quello che ami di più al mondo.
A me personalmente il covid ha fatto tutto questo.
Mi ha rinchiuso in casa, mi ha debilitato, mi ha tolto il fiato. E mentre succedeva questo, mi ha tolto mio padre, togliendomi anche la possibilità di piangerlo perché quel fiato veniva sempre meno. Il Covid mi ha tolto la possibilità di rivederlo dopo quell’ultima volta, mi ha tolto anche la possibilità di dirgli: Ciao Papà. Il COVID, in pochi giorni, mi ha tolto tanto.
Oggi posso dire con certezza, e voglio dirlo a voi tutti, che il covid è un virus che lascia un segno indelebile nelle persone che lo contraggono e nelle loro famiglie. Un segno che rimarrà per sempre.
A tutti voi amici,
Vi prego, difendete le vostre famiglie, i vostri nonni, i vostri genitori. Rispettate le regole, rispettate il distanziamento, indossate la mascherina, lavate spesso le mani e non assembratevi. Capisco la voglia immensa di tornare alla vita, ma domani, se riusciamo a resistere e a combattere questo virus, un futuro sicuramente ci sarà. A differenza se oggi ce ne freghiamo e portiamo il nemico dentro casa, dalle nostre famiglie, permettendogli di distruggerle. In quel caso, purtroppo, indietro non si torna. In ultimo faccio appello al sindaco Dott. Flavio Stasi affinché si adoperi nel proclamare Corigliano Rossano zona Rossa.
Affinché controlli che nessuno dei cittadini posti in quarantena e con difficoltà venga abbandonato a se stesso. La invito a vigilare sul corretto funzionamento dei servizi di assistenza, perché purtroppo, mi dispiace dirlo, molte cose non stanno funzionando come dovrebbero
Fabiano Sisca