Lamezia Terme, lingue e dialetti leva per il turismo delle radici. Teatro, Calabria International elogia Compagnia Vacantusi

LAMEZIA TERME. Se il dialetto possiede una forza espressiva e descrittiva genuina che scaturisce dal suo verismo; e se il teatro rappresenta un ottimo veicolo per tramandare il gergo del popolo e creare ponti di ricongiunzioni con i figli di seconda, terza e quarta generazione; e se, infine, come è noto, la Calabria è forse l’unica regione italiana che eredita sui suoi territori, oltre a numerosissimi dialetti diversissimi tra loro, ben cinque lingue tra antiche e moderne parlate a tutt’oggi, considerate nel loro complesso uno dei Marcatori Identitari Distintivi (MID) che rende straordinaria questa terra, allora dialetto e promozione del turismo delle radici non può non essere considerato un binomio vincente.

È quanto dichiara Innocenza Giannuzzi, presidente di Casa Calabria International complimentandosi con la Compagnia Vacantusi, promotrice ed organizzatrice della Rassegna Teatrale 2023/2024, finalizzata a valorizzazione il vernacolo calabrese ed a ricongiungere, sul filo dell’identità linguistica e dialettale, la tante ed importanti comunità calabresi sparse nel mondo.

Casa Calabria International – continua – resta l’approdo naturale per tutti quei figli della diaspora calabrese che facendo ritorno nella loro terra d’origine vogliono orientarsi tra cultura e tradizioni.

Ed è anche questo – conclude la Giannuzzi – il senso della collaborazione ribadita dalla nostra associazione in occasione della nuova stagione di scena in vernacolo che si terrà al teatro comunale Grandinetti di Lamezia Terme il 23 e 24 aprile prossimi, durante la quale ci faremo portavoce e promotori al turista delle radici del cartellone degli spettacoli che avranno come fil rouge proprio la prosa in vernacolo.

Comunicato stampa

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