LAMEZIA TERME. Si chiamava Felice Costanzo l’operaio che – secondo i primi accertamenti dei carabinieri – ha perso la vita schiacciato da un camion.
Il 54enne stava effettuando una riparazione in un’officina autorizzata Iveco, a Lamezia Terme, ed è deceduto durante il tragitto in elisoccorso verso l’ospedale di Catanzaro. Le indagini in corso mirano a stabilire la dinamica della tragedia ed eventuali responsabilità della ditta. Sul posto anche il magistrato della Procura della Repubblica di Lamezia Terme.
Sempre oggi a Roncolo (Reggio Emilia), un operaio di 33 anni di origini tunisine è stato portato all’ospedale Maggiore di Parma, in codice rosso. La vittima si trovava su una scala a diversi metri d’altezza ed è stata travolta da un palo – il cui motivo del crollo è ancora da chiarire – che lo ha fatto precipitare a terra.
C’è quindi una continuità con il 2022, annus horribilis per l’Italia che ha contato almeno 1089 morti sul lavoro (dati raccolti da Unione Sindacale di Base e Rete Iside Onlus) di cui 39 solo in Calabria.
Proprio a tal proposito l’Unione Sindacale di Base e Rete Iside spinge per l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio sul lavoro, strumento che potrebbe contrastare la riduzione del costo della sicurezza sul lavoro da parte della classe imprenditoriale.
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di dicembre sono state infatti 697.773, in aumento del 25,7% rispetto alle 555.236 del 2021. E sempre nello scorso mese di dicembre il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +24,5% proprio nella gestione Industria e servizi (dai 464.401 casi del 2021 ai 578.340 del 2022).
Virginia Diaco