Tutelare i tirocinanti adeguando il bando già pubblicato.
Questa la richiesta che in mattinata a Catanzaro una delegazione di lavoratori ha avanzato nel corso di un incontro col direttore generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, Fortunato Varone. Nel corso della riunione, alla quale su invito degli stessi lavoratori ha preso parte anche il consigliere regionale Gianluca Gallo, è stato fatto il punto sui contenuti del bando di recente pubblicazione e sugli aspetti ritenuti critici, in particolare la riduzione del 40% dell’indennità mensile, passata da 800 a 500 euro per 20 ore di tirocinio settimanale. Riflettori puntati anche sui criteri di selezione, con precedenza accordata ai lavoratori con minor permanenza nel bacino. «Questioni sulle quali – ha sottolineato Gallo – un intervento correttivo è urgente, oltre che opportuno: non si possono garantire servizi essenziali che dovrebbero essere assicurati dagli enti pubblici attraverso dipendenti di ruolo che però non ci sono, e poi retribuire i tirocinanti 6 euro l’ora. Un principio che deve valere per tutti gli ex percettori di mobilità in deroga e soprattutto per i bandi di futura emanazione». Motivi per i quali, prosegue l’esponente della Cdl, «abbiamo sollecitato il Dipartimento a valutare la possibilità di adottare con urgenza interventi correttivi: il direttore generale Varone, che va ringraziato per la disponibilità al confronto ed al dialogo, s’è riservato di approfondire le tematiche sottoposte alla sua attenzione». Risposte sono attese nei prossimi giorni. Sul tavolo, diverse proposte: «Ho suggerito che all’adeguamento dell’indennità mensile – aggiunge Gallo – si faccia fronte utilizzando le somme rimaste nelle casse della Regione dopo l’espletamento del precedente bando. Ma crediamo che certezze debbano essere data anche sul versante della liquidazione delle indennità, che deve essere puntuale ed a scadenza mensile, e sull’individuazione di criteri che valgano a rendere certe le graduatorie alle quali attingere, magari introducendo elementi che se da un lato possano consentire l’accesso ai giovani, dall’altro consentano di non escludere di fatto dai bandi i più anziani, che superata la soglia dei 50 incontrano maggiori difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro». Conclude Gallo: «Meno di una settimana fa, in Consiglio regionale, all’unanimità abbiamo approvato un atto di indirizzo che invitava la giunta a fare di più, anche a vagliare la possibilità di creare, di concerto col ministero del lavoro, un apposito bacino. È il momento di dar seguito alle parole: la Calabria ed i calabresi ci guardano, e migliaia di lavoratori e le loro famiglie ci giudicheranno da quel che saremo in grado di fare per assicurare loro dignità e giustizia».