Ma alle Colline del Jazz a essere un elemento di unione tra popoli e un racconto di identità non è solo la musica, bensì anche il cibo, che in questi termini ha un ruolo preponderante e significativo. Ecco perché gli appuntamenti di questa edizione prevedono cene tematiche appositamente costruite per sensibilizzare alla conoscenza e al consumo dei prodotti autoctoni del territorio.
E la serata del 6 agosto a questo scopo ha avuto la farina e il pane come protagonisti della serata. Infatti, con la semola di grano Saragolla di marchio Naturaliter della Azienda Mazzei è stato realizzato il pane biologico, in collaborazione con il forno Pan di Campagna di Antonello De Simone, che ha condito tutte le portate della cena. Dai crostini nella zuppa alle molliche nel primo piatto con spaghetti, capperi e pomodorini e al succulento panino condito con melanzane e peperoni, preparati seguendo il metodo calabrese.
A spiegare al pubblico l’importanza che riveste il pane nel processo identitario di un territorio è stato l’agronomo analista sensoriale Walter Cricrì, direttore dell’Istituto nazionale Assaggiatori dei Pani, che a sede ad Altomonte. Alla luce delle metodologie di assaggio più avanzate e della rivisitata considerazione del prodotto da forno, il direttore ha spiegato come il pane possa essere apprezzato anche a distanza di qualche giorno e che è importante, per recuperare la memoria storica di un luogo, stilare una mappa dei pani cosicché ogni area territoriale d’Italia potrà identificarsi in quelle tipologie che ne hanno segnato nel tempo i sapori e gli odori.
Durante la cena, hanno allietato i commensali il musicista Luca Marino al pianoforte e il chitarrista Pietro Labonia, che ha proposto anche le canzoni del suo repertorio. Dopodiché il palco è stato lasciato per gli ospiti della serata: Alberto La Neve eFabiana Dota. Il Duo ha presentato l’ultimo lavoro dal titolo Lidenbrock, ispirato al personaggio del racconto di Jules Verne“Viaggio al centro della Terra”, il geologo Otto Lidenbrock, burbero cinquantenne ed eccentrico professore universitario di Mineralogia deriso dai suoi studenti per un suo buffo difetto di pronuncia. I quattro brani dell’album scandiscono le fasi fondamentali del racconto fantastico: la partenza per l’avventura, l’arrivo in Islanda dove si trova la porta di accesso per il viaggio, la discesa attraverso la porta del vulcano Sneffels e infine la risalita, quindi il ritorno. I suoni del sax tenore e dell’elettronica di Alberto La Neve hanno ricostruito perfettamente le suggestioni dell’avventura, mentre i contributi vocali elaborati in chiave strumentale di Fabiana Dota hanno sviluppato linee orizzontali dalla grande efficacia narrativa.
La direzione artistica di Nicola Pisani, con questa tappa del percorso, ha espresso chiaramente la volontà di dare spazio a esperienze musicali di forte sperimentazione e di buon artigianato poiché portatrici di un connubio tra tradizione e modernità, espresse con semplicità e profondità.
In quest’ottica, Lunedì 13 agosto saranno ospiti della serata i SAXOBAR, con Anna Ida Pisani alla voce, Marco e Fabio Rossin ai sax, Luigi Paese alla tromba, Giorgio Barozzi al pianoforte, Andrea Infusino al basso, Matteo Barletta alla batteria.
Le Colline del Jazz proseguirà poi domenica 19 agosto il Duo Gianna Montencalvo e Gianni Lenoci (voce e pianoforte) e si concluderà domenica 26 agosto con Andrea Infusino 4tet plus Marco Sannini: Marco Sannini (tromba), Andrea Infusino (basso), Marco Rossin (sax), Fabio Guagliardi (pianoforte), Manolito Cortese (batteria).
Si ricorda che è richiesta la prenotazione. Il concerto sarà garantito anche in caso di pioggia.
Per info: 0983.569136 – 339.6090941 – 335.5366452