Confronto Occhiuto-Straface: il tentativo di unire le forze del Centrodestra – Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative previste per il prossimo giugno, a Corigliano Rossano si delineano due incognite di rilievo che potrebbero influenzare significativamente l’esito del voto. Da un lato, nel centrodestra, si registra un’accentuata mancanza di unitarietà riguardo al candidato sindaco, Pasqualina Straface; dall’altro, nel centrosinistra, si discute sulla presenza del simbolo del Partito Democratico a sostegno della coalizione guidata da Flavio Stasi. La questione della candidatura a sindaco nel campo del centrodestra è caratterizzata da una serie di tensioni interne. Pasqualina Straface emerge come figura di spicco, tuttavia la sua leadership non riesce a garantire un consenso unanime in un contesto più ampia che veda incluso anche il partito di Azione. Si profila un incontro imminente tra la Straface e il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, con l’obiettivo di convincere il rappresentante di Azione, Giuseppe Graziano, ad aggregarsi al “progetto Straface” e ritirare la candidatura già annunciata di Mattia Salimbeni. La Straface, infatti, auspica un fronte unitario che possa consolidare la posizione del centrodestra nell’ambito della competizione elettorale.
Dall’altra parte dello schieramento politico, il sindaco uscente sembra mostrare una certa ritrosia verso il coinvolgimento diretto delle sigle di partito nella sua campagna elettorale. Sebbene resti ancorato al civismo, appare evidente che questo possa rappresentare soltanto un problema temporaneo, destinato a essere affrontato in futuro, considerata la necessità di trovare una collocazione politica definitiva. Al momento, prevale una certa resistenza nell’aderire a una visione partitica del proprio mandato. Le tensioni e le incertezze che circondano le candidature e le strategie politiche a Corigliano Rossano sottolineano l’importanza cruciale di alleanze e coalizioni solide per affrontare con successo le prossime elezioni amministrative. Resta da vedere come si evolveranno gli equilibri interni ai diversi schieramenti e se sarà possibile superare le divergenze per presentare un fronte compatto agli elettori.