Partiamo dal presupposto che la scuola, luogo deputato alla formazione dell’uomo e del cittadino, non può esimersi dal compito di promuovere, attraverso un’attività di educazione alimentare a partire dai servizi educativi della primissima infanzia, un uso corretto dei cibi e l’acquisizione di comportamenti che porteranno i bambini ad essere consumatori consapevoli e coscienti. Aggiungiamo che, il servizio mensa scolastica si propone anche come momento di educazione permanente, che favorisce il diritto allo studio e la fusione tra scuola e vita sociale. Infine, ricordiamo a noi stessi, che l’articolo 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana, recitano a chiari note quello che obbligatoriamente e gratuitamente deve essere il percorso formativo dei bambini fino ad una certa età.
Detto ciò, al di là dei colori e delle bandiere di parte, lo dico con un pizzico di rammarico, giacché in molti sono pronti ad usare questi delicati momenti come strumentalizzazione politica, che , anche su questa questione, nonostante i ritardi per l’apertura definitiva del servizio, la macchina commissariale del nuovo Comune, non riesce porre fine al problema. Eppure, l’or Signori Dirigenti, non sono a New York ove devono gestire 32 distretti scolastici con oltre 1 milione di studenti e 1500 scuole, o a Tokio che con 13 milioni di abitanti 23 distretti e 26 città all’interno della stessa area urbana! No, l’or Signori Dirigenti si trovano a gestire qualche frazione in aree urbane che possono tranquillamente essere percorse a piedi, ed il Commissario a fare il punto della situazione di qualche plesso. Possibile che non si riesca a fare quadrare un bilancio per garantire una corretta e decorosa refezione scolastica? Eppure i conti non hanno avuto distrazioni e tentennamenti quando si è ad esempio trattato di farli quadrare sulle posizioni organizzative. A questo punto sorgono dei dubbi, sia ai genitori interessati ed ormai stanchi, sia agli osservatori anche meno attenti. Ci si chiede: cattiva gestione? Volontaria inerzia? Incapacità gestionale? Rispetto alla prima ritengo ci sia tanta confusione che il Signor Commissario, dott. Bagnato, non riesce ancora purtroppo a gestire; Sui volenterosi e bizzarri ambigui invece, in tanti si chiedono perché costoro, strapagati, gareggiano a chi riesce a fare il dispetto più grande nel far pagare ai genitori qualcosa in più? Rispetto alla inerzia ed incapacità, ritengo che ci sia una abbondante dose di malafede; qualcuno addirittura vocifera che tutto parta da chi ancora questa benedetta fusione non riesca a digerirla. Fatto sta che a pagarne le conseguenze sono ancora le famiglie, i cittadini, tutte quelle mamme che ormai da mesi protestano per un servizio dai costi insostenibili e delle regole assurde che ha fatto lievitare in modo esponenziale il costo dei ticket del secondo o terzo figlio, di coloro i quali rientrano nella legge 104/92 e del servizio autobus per molte famiglie insostenibile. E’ giunto il momento di porre fine a questa questione. E’ inutile continuare a prendere tempo beffando onesti genitori e creando seri problemi a famiglie che già di per se hanno le loro preoccupazioni. La Lega Salvini Premier Rossano-Corigliano, segue fin dall’inizio questa disgustosa vicenda che, come già scritto coniuga incapacità e malafede, infatti, convinti di ciò, pochi giorni fa, in un incontro con altri rappresentanti politici, ex consiglieri comunali e forze sindacali che hanno voluto contribuire a fare il punto della situazione, è emersa la volontà di porre definitivamente fine alla incresciosa e spiacevole problematica, resa ancora più incresciosa se si pensa che, giustamente, la ditta appaltatrice della gara di refezione, non è più disponibile a lavorare senza introiti. Infatti, uno dei “luminari” dei dirigenti comunali, in data 20 novembre 2018, pur di creare ulteriori ansie e tensioni, faceva pervenire alla ditta appaltatrice del servizio refezione, una nota in cui testualmente scriveva:…”giungono segnalazioni verbali che codesta ditta fornitrice pasti a bambini i cui genitori non hanno presentato formale istanza e che conseguentemente non hanno effettuati il relativo versamento; la presente per ribadire che la eventuale fatturazione dei pasti non formalmente autorizzati con la corrispondente matrice ticket non sarà presa in considerazione. Firma (Il responsabile del settore, Dott.ssa Tina A. De Rossis). Eppure il dirigente firmatario della minacciosa comunicazione sa bene delle manifestazioni dei genitori che da tempo ormai chiedono la rivisitazione delle tariffe in quanto per tanti non in grado di sostenere spese mensili al limite delle possibilità. Malafede? Ignoranza? Arroganza e intransigenza? Siamo pronti a prenotare un posto in prima serata ad uno dei programmi più seguiti su RAI 1, LA 7 o Canale 5 per il dirigente. Venga a spiegare all’Italia intera un simile atteggiamento, in quanto, ad oggi, il ministero competente, non riesce a comprendere un simile atteggiamento! Si, il messaggio è chiaro, diciamo basta a giochi e giochetti minacciosi ed intimidatori. Basta a cercare di prendere tempo su qualcosa che può essere risolto in poche ore disturbando la quiete delle famiglie e mettendo a repentaglio l’immagine di due comuni che hanno scelto di fondersi per rafforzare e velocizzare i servizi e non al contrario per alimentare tensione e creare disguidi. Il Ministero competente è stato avvisato dell’accaduto e, prestissimo, se non si giungerà ad una soluzione, chiederò un intervento di urgenza pur di porre fine a questa dubbiosa incapacità.
Il Coordinatore di Lega Salvini
Premier Area Urbana Rossano
Paolo Maria Lamenza
(comunicato stampa)