MELISSA (Kr) – Uno dei più emblematici e brutti ecomostri della Calabria e forse di tutto il Sud Italia sta per essere cancellato dalla faccia del territorio di cui per decenni ne ha violentato immagine, decoro, qualità e prospettiva. Il Palazzo Mangeruca sulla SS106 ha i giorni contati. Sono stati consegnati nella giornata di ieri (giovedì 5 ottobre) i lavori per il suo abbattimento e per il ripristino della legalità. Dell’eliminazione dell’edificio, che avverrà attraverso l’utilizzo di micro-cariche di dinamite è stata incaricata la Società Impresa Lavori Stradali Srl che ha già predisposto e condiviso il piano di intervento nei minimi dettagli.
A darne notizia è il sindaco Raffaele Falbo che ha già ha già premuto il bottone dello start per lo storico abbattimento di quell’immobile sottratto alla ‘ndrangheta. Al suo posto sorgerà un’area di sosta per i camper grazie ad un progetto voluto fortemente dall’Amministrazione Comunale e reso possibile grazie ad un finanziamento regionale di 700 mila euro. Alla presenza dei responsabili della Società incaricata e del responsabile del procedimento (RUP) Ingegnere Ferdinando Greco e dei progettisti, gli architetti Vincenzo Wladimiro Leto, Giuseppina Leto e Francesca Felice, nei giorni scorsi il Primo Cittadino ha incontrato residenti ed attività commerciali ubicate sul sito per condividere ogni dettaglio esecutivo dell’importante operazione.
Dopo tantissimi anni metteremo finalmente la parola fine su uno dei più intollerabili ed inguardabili abusi edilizi lungo gli 800 chilometri di costa della nostra penisola. Il Primo Cittadino riprende e rilancia la parole Governatore Roberto Occhiuto quando nel luglio scorso annunciava l’inizio delle procedure per cancellazione di questo obbrobrio dal valore simbolico, etico e pedagogico. A Melissa – scandisce – la Calabria che vuole riprendersi in mano il proprio destino e le chiavi autentiche del proprio sviluppo ordinato, rispettoso dell’ambiente e durevole, scriverà a breve una pagina storica e di grande bellezza; un percorso che giunge oggi al termine e che – ricorda Falbo – trae origine dalla visita a Melissa per la conquista della Bandiera Blu 2021 da parte dell’allora assessore regionale al turismo Fausto Orsomarso e del successivo sopralluogo ad hoc nel quale lo stesso Orsomarso accolse subito la nostra proposta, seguendone l’iter in tutte le fasi successive.
Resta ancora ignoto, per motivi di ordine pubblico, il giorno della demolizione che sarà deciso nel corso del prossimo incontro del Comitato di Ordine e Sicurezza convocato in Prefettura a Crotone per il prossimo giovedì 12 ottobre. L’iter esecutivo dell’intervento di bonifica e ripristino della legalità è stato avviato, di fatto, lo scorso 18 luglio con la scadenza della gara d’appalto al termine della quale la Stazione Unica Appaltante provinciale ha assegnato i lavori individuando la migliore proposta tecnica che prevedeva tre step di attuazione: quello propedeutico per la messa in sicurezza dei luoghi; quello della demolizione; e il terzo e ultimo passaggio relativo alla rimozione dei detriti e alla successiva realizzazione dell’area di sosta attrezzata per i camperisti.
Impresa Lavori Stradali Srl, l’affidamento alla quale si perfezionato lo scorso settembre, è una società calabrese leader nel settore della realizzazione di grandi opere. Da oltre 30 anni investe in risorse umane, tecnologia, sicurezza e qualità. Inoltre, oltre ad aver ottenuto il badge del Rating della Legalità dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) gode di tutti i marchi di qualità per il settore. Tra l’altro è l’unica che è riuscita a predisporre un piano di demolizione del Mangeruca, in una sola giornata rispettando tutti gli standard di sicurezza ed efficienza.
Come nel 2006 avvenne per gli immobili di Punta Perotti a Bari, quel fabbricato verrà giù in pochi istanti grazie alla tecnica della distruzione controllata attraverso la dinamite in microcariche. È stata individuata una zona rossa entro la quale sarà interdetta ogni presenza umana per tutta la durata delle operazioni e una arancione, dove sosteranno gli addetti ai lavori. Per evitare, inoltre, che i detriti dell’imponente immobile possano danneggiare l’urbanistica e l’ambiente circostante, così come anche una struttura commerciale che sorge in prossimità del manufatto, è stato previsto l’impiego di muri d’acqua, di barriere infrangibili e di quattro speciali Fog Cannon che impediranno la dispersione delle polveri. Sarà un’esplosione seppur controllata gigantesca, adeguata a restituire decoro e legalità a uno dei tratti costieri più belli dell’ex Magna Graecia calabrese (Comunicato stampa).