La Comunità del Parco nazionale della Sila scrive al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, per richiedere di “valutare l’opportunità di dare seguito all’impegno della professoressa Sonia Ferrari nella carica di Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila.” In una lettera inviata al Ministro Galletti, il Presidente della Comunità, Nicola Belcastro, i Presidenti delle tre Province ricadenti nel Parco (Cosenza Catanzaro e Crotone) ed i Sindaci dei Comuni che ne fanno parte (Acri, Aprigliano, Bocchigliero, Celico, Corigliano Calabro, Longobucco, Pedace, San Giovanni in Fiore, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Cotronei, Mesoraca, Petilia Policastro, Savelli, Albi, Magisano, Sersale, Taverna, Zagarise) sottolineano l’importanza che non venga interrotta “la continuità di un lavoro già svolto con professionalità e passione e in un momento particolarmente delicato per quanto attiene alla definizione della Fondazione in partecipazione che dovrà gestire la Riserva della Biosfera “MAB-Sila”, all’approssimarsi della visita dell’ IUCN propedeutica al riconoscimento a “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, alla designazione delle zone ZSC (e linee di indirizzo connesse per l’intesa con la Regione Calabria) e approvazione degli Strumenti di Pianificazione…” Già nel 2014, a testimonianza della rete creata da tempo da Sonia Ferrari con il territorio, l’allora Presidente della Comunità del Parco, Stanislao Zurlo, aveva presentato al Ministro l’auspicio della Comunità ad una riconferma della Ferrari nel ruolo di Presidente del Parco. E’ innegabile che dal 2009 ad oggi il Parco della Sila abbia fatto davvero passi da gigante. Sono stati anni intensi, che hanno fatto registrare un incremento positivo delle attività di salvaguardia delle aree protette silane, oltre che di quelle legate allo sviluppo sostenibile dello splendido altopiano calabrese. Sono stati anni in cui Sonia Ferrari ha saputo creare una rete di ottime relazioni e sinergie con il territorio e con le istituzioni, con i Ministeri, le Regioni, le Province ed i Comuni, con le associazioni di categoria, gli stakeholders locali, le scuole. E’ indubbia la visibilità raggiunta dal Parco della Sila grazie ad iniziative che l’hanno portato alla ribalta sulla scena nazionale ed internazionale, tant’è che una recente indagine della Fondazione Univerde, guidata da Alfonso Pecoraro Scanio, lo ha dichiarato il Parco più conosciuto in Italia. I riconoscimenti ottenuti in questi anni testimoniano un impegno costante di Sonia Ferrari, che ha reso possibili riconoscimenti in grado di apportare valore non solo alla Sila, ma alla Calabria in generale, rendendo possibile una visibilità al di fuori dei confini regionali, in un panorama di ben maggiore respiro. Fra i più importanti, la Carta Europea del Turismo Sostenibile, conferita al Parco nel 2011 (secondo solo dopo il Parco Nazionale dei Monti Sibillini) dalla Federazione Europea dei Parchi e delle Aree Naturali Protette (Europarc), il riconoscimento quale decima Riserva della Biosfera in Italia (MaB Sila Unesco) nel 2014, che ha consentito ad un’area che corrisponde a ben un quarto della Calabria di entrare in una rete mondiale che conta oltre 660 Riserve. Senza dimenticare che il Parco è in corsa verso il più prestigioso dei riconoscimenti, quello di Patrimonio Mondiale dell’Umanità protetto dall’Unesco e, se già nel 2012 è stato inserito nella “Tentative List Nazionale”, è di qualche giorno fa la notizia che il Segretariato Unesco ha comunicato al Ministero dell’Ambiente che il dossier di candidatura presentato dal Parco a Parigi nel mese di febbraio scorso, è completo e risponde ai requisiti richiesti. Al punto che proprio l’Unesco ha inviato una copia all’ International Union for Conservation of Nature (IUCN), organo consultivo del Comitato del Patrimonio Mondiale per i criteri naturali, affinché lo stesso proceda alla relativa valutazione tecnica. Valutazione che si attende a breve e che potrà dare esiti positivi anche in virtù della presenza di una buona governace sul territorio oggetto di verifica. A breve si attende la visita da parte In questi anni l’Ente si è dotato degli strumenti di pianificazione previsti dalla legge quadro 394/91 – il Regolamento, il Piano di Sviluppo Economico e Sociale e il Piano del Parco “Integrato dalle Misure di Conservazione dei Siti Natura 2000 (SIC e ZPS)” – e non ha mai trascurato le attività di ricerca e di conservazione della biodiversità, che hanno portato al ritrovamento nel territorio del Parco di alcune specie ritenute ormai estinte dal mondo scientifico. Ha realizzato strutture per l’educazione ambientale e per lo sviluppo turistico sostenibile, come musei e centri visite accessibili anche ai diversamente abili, una rete sentieristica che conta circa 80 sentieri naturalistici realizzati in collaborazione con il CAI, l’Arboreto del Parco. Sono solo alcune, queste, le iniziative alla base delle ragioni che hanno spinto la Comunità del Parco a scrivere al Ministro dell’Ambiente per testimoniare il forte desiderio che Sonia Ferrari, ora Commissario del Parco nazionale della Sila, venga nominata Presidente dello stesso e non si interrompa la continuità di un flusso così intenso e positivo di lavoro nelle aree protette silane.