Non solo però questo gesto teatrale di annunciare le dimissioni non ha avuto alcun seguito, rimanendo un coup de theatre di un sindaco che sovente scambia il consiglio comunale per un palcoscenico sul quale esibirsi, ma abbiamo assistito ai goffi tentativi dei consiglieri dell’ex maggioranza di ritessere le fila.
Il consigliere Falco ha mandato la giustificazione via stampa, tipo quando non presentavi i compiti a scuola adducendo come motivo il cane che te li aveva mangiati, mentre Librandi (che non solo non c’era ma non si è preso nemmeno la briga di guardarsi la seduta su youtube) ha accusato la minoranza di aver creato la crisi, ignorando che le accuse sono partite dal Sindaco e non dai consiglieri di opposizione. In ultimo, a chi magistralmente sta cercando di nascondere la polvere della fine di questa esperienza amministrativa sotto quel grande e comodo tappeto che è il referendum di ottobre sulla fusione, ci permettiamo di far notare che probabilmente i Si al referendum aumenterebbero se si andasse a votare senza questa ex maggioranza. E non capiamo in che modo questi signori pensino di andare avanti, se Caputo o Barone dovessero assentarsi per un raffreddore o per qualsiasi altro motivo non ci sarebbe alcuna maggioranza nelle sedute di consiglio.
A meno che qualche altro di minoranza, come già letto sulla stampa, si proponga come terza stampella di questa ormai terminale consiliatura.
(fonte:comunicato stampa )